Cara provincia
Martedì 10 Marzo 2009
Da Brunetta un primo passo per l’efficienza
Ha avuto il merito di avviare un processo: non gli si può chiedere di fare la rivoluzione
Il ministro Brunetta ha varato e sta varando una serie di provvedimenti che dovrebbero riformare nel profondo la Pubblica amministrazione rendendola più efficace ed efficiente in un ambito di maggior trasparenza ed è innegabile che i provvedimenti antifannulloni sono afflittivi nei confronti di tutti quei dipendenti pubblici fedifraghi che non adempiono con la necessaria diligenza ai compiti istituzionali ai quali sono preposti. Da qui l’obbligo per gli uffici pubblici di dotarsi di tornelli anti-intrusione; dì rendere obbligatorio il cartellino di riconoscimento (norma già esistente ma poco applicata); di rendere obbligatorio il certificato medico per giustificare le assenze per malattia (norma già esistente ma parzialmente applicata); di ricorrere alla mobilità per il personale degli uffici pubblici in esubero (norma già da tempo in essere ma mai praticata); di introdurre criteri premiali meritocratici, eccetera. Io tuttavia non ritengo che i provvedimenti fin qui adottati apportino un sostanziale miglioramento dell’azione amministrativa in quanto il Ministro non ha affrontato, né forse peraltro potrà affrontare, le vere cause che impediscono il decollo dei servizi pubblici. Infatti allo stato attuale non sono state affrontate problematiche essenziali quali ad esempio: l’adeguatezza degli organici degli uffici pubblici ai compiti svolti; la soppressione di Enti ed uffici pubblici inutili; l’accorpamento di Comuni sotto una soglia minima di popolazione residente; la soppressione delle Province; la razionalizzazione (e standardizzazione) degli uffici funzionale ai compiti istituzionali a cui sono preposti, eccetera.
Lorenzo Bacchella
Non sarei così negativo verso Brunetta. Che ha avuto il merito d’avviare una serie d’iniziative pratiche per reintrodurre (o introdurre ex novo) maggiore serietà nella Pubblica amministrazione. Dentro la quale vi sono settori che funzionano e dirigenti e impiegati d’ottimo livello, ma ve ne sono altri (di settori, di dirigenti e d’impiegati) che non funzionano affatto. Tant’è vero che mesi fa bastò l’annuncio di controlli finalmente severi per ridurre l’assenteismo del 30-40%. Quanto al resto, non si può chiedere a Brunetta di fare una rivoluzione dove nessuno è mai riuscito a fare neppure una riforma. E neppure lo si può chiedere a questo o ad altri governi, perché è una parte (non secondaria) del Paese a non chiederglielo: quella che faticherebbe a vivere - o non vivrebbe del tutto - se dovesse morire l’attuale, gigantesco apparato dello Stato.
Max Lodi
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