La stragrande maggioranza delle amministrazioni locali (ma non solo locali) incappa in errori madornali cui, poi, diventa impegnativo porre rimedio. Infatti l'affidamento di un assessorato è assegnato genericamente a persone che sono digiune riguardo quell'assegnazione e non saprebbero muoversi in modo efficace, anche nell'eventualità di emergenze. L'assessore designato invece deve conoscere e praticare in ambito lavorativo la "materia" cui è chiamato a rappresentare. Esempio: l'assessorato all'urbanistica affidato a un geometra o ingegnere edile professionista; l'assessorato ai servizi sociali affidato a un laureato in quell'ambito che svolge anche la professione; l'assessorato ai servizi finanziari affidato a un commercialista; l'assessorato alla salvaguardia della salute dei cittadini affidato a un medico; l'assessorato alla cultura a un insegnante di provate capacità; e così via. Solo in questo modo si avrà la certezza che le persone designate sono al posto che gli compete e con la loro esperienza possono mettersi in gioco e rappresentare - anche se sbagliare è umano - degnamente il proprio mandato. Invece, spesso la scelta cade su persone di partito, che magari svolgono professioni distanti da quello che potrebbe richiedere la "guida competente" di un assessorato.
Roberto Mangoni
Gl'incompetenti non sono da cacciare. Gl'incompetenti sono da non nominare. Ma purtroppo gl'incompetenti sono e resteranno un esercito di nominati, perché che cosa non si fa in nome del parente, dell'amico, dell'amico dell'amico, naturalmente dell'amico partito. Ma non possiamo definire incompetente, che so, un avvocato che si occupa di urbanistica o un medico che sovrintende alle municipalizzate o un bancario che governa i lavori pubblici. L'incompetente è colui al quale non compete di dirigere un settore per deficit di formazione mentale, di spessore culturale, d'impalcatura etica. Deficit che gli vieta (gli vieterebbe) di guidare persone, di gestire cose. L'incompetente è il lacché d'una fazione, messo lì a fare la marionetta i cui fili sono tirati da altri. L'incompetente è quello che non presta servizio pubblico con impegno umile, ma se del caso si presta a profittarsene con arroganza. L'incompetente non è chi ignora alcuni (perfino molti) dettagli tecnici della branca toccatagli, ma chi è incapace di coglierne le finalità vere e di darvi sensata e leale esecuzione.
Insomma: non c'è bisogno d'assessori specializzati, ma di persone speciali. Perché tali vanno considerate in un Paese dove la normalità equivale all'eroismo.
Max Lodi
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