Se una maggioranza parlamentare elegge il presidente della Camera ed egli accetta l'investitura rendendosi ovviamente conto da che parte proviene, questa stessa maggioranza perché non dovrebbe avere il diritto di chiedere al presidente della Camera di dimettersi qualora egli si renda protagonista di comportamenti politici che non coincidono più con quelli della maggioranza di cui è espressione? Forse non sarà corretto coinvolgere il presidente della Repubblica in un simile problema non avendo egli le prerogative costituzionali per aiutare a risolverlo, però che dal punto di vista politico la richiesta sia legittima, non mi sembra che esistano dubbi. Dunque per quale motivo meravigliarsi che venga avanzata?
Giovanni Vanetti
Il presidente della Camera è una figura istituzionale, viene eletto da una maggioranza con il compito d'essere garante dei diritti di questa maggioranza e della minoranza che le si contrappone. Sarebbe un pessimo presidente della Camera se non corrispondesse a un tale mandato. Sarebbe una pessima maggioranza quella che lo eleggesse senza conoscere ruolo e poteri dell'eletto. Sarebbe grave (meglio: inaudito) se il presidente della Camera venisse rimosso non perché ha dato cattiva prova di sé nell'esercizio della funzione isituzionale attribuitagli, ma perché accusato di pensarla politicamente in maniera diversa rispetto a buona parte del suo partito. O del suo ex-partito. Un conto sono i pensieri politici dello speaker di Montecitorio (e tutti gli speaker di Montecitorio han sempre avuto e diffuso pensieri politici: basti pensare , di recente, a Casini e Bertinotti) e un conto sono gli atteggiamenti assunti occupando il primo scranno dell'aula dei deputati. Ma il presidente della Camera -per fortuna della Camera e degli elettori della Camera- non può essere rimosso giusto in ragione del fatto ch'è una figura di garanzia. E tantomeno il titolare del potere esecutivo, cioè del governo, o qualcuno dei suoi ministri, può esigere di rimuovere il titolare del potere legislativo. E che cosa c'entri in una faccenda così confusa (e quasi patetica) il presidente della Repubblica, non lo sa nemmeno il presidente medesimo. Il centrodestra deve risolvere in altro modo i suoi problemi: vada a Montecitorio, si conti e decida. E a proposito di elezioni, chi le vuole non ha bisogno d'aspettare che sia il ritrarsi di Fini a renderle inevitabili: può ritrarsi egli stesso (mi riferisco alla Lega) azzoppando quando gli pare il governo. La chiarezza è questa e non altra, se davvero si ritiene il prosieguo della legislatutra il peggior male per il Paese.
Max Lodi
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