Il vecchio adagio «Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce» ancora una volta è rispettato in pieno. Terza lettera al direttore "contro" presunti abusi da parte degli ausiliari e della sosta e contro, ovviamente, la Polizia Locale che si divertirebbe a "prendere in giro" i cittadini. Ma perché scrivono solo quelli che si sentono maltrattati? E le centinaia, forse migliaia di persone che si rivolgono agli uffici della Polizia Locale e trovano aiuto e professionalità, perché non scrivono? Ovvio, perché chi è soddisfatto, chi si è sentito dire «Abbiamo sbagliato», chi ha ricevuto a casa sua una lettera di scuse, orbene costui non scrive per ringraziare ma, e a ragione, ritiene che il suo sacrosanto diritto sia stato rispettato, e tutto finisce lì. Vi inviterei, in incognito ovviamente, a venire al comando della Polizia Locale, un paio di «Mercoledì del cittadino», magari nel periodo in cui sono state emesse cartelle esattoriali per il pagamento arretrato di sanzioni amministrative... forse riuscireste a rendervi conto che sicuramente la Polizia Locale sbaglia, ma anche i cittadini...
Vincenzo Graziani
PS: Precisazione sulla mia persona: la signora che ha scritto la lettera non ha mai parlato con il comandante Graziani, ma con un agente dell'ufficio verbali.
Ne prendiamo atto, ma certi comportamenti sono comunque censurabili. Partire dal presupposto che il cittadino sia un disonesto è purtroppo un tarlo tutto italiano: altrove nel mondo civile non è così. Ma non voglio polemizzare, piuttosto ribalto il suo adagio: se tutti noi facessimo la nostra parte, gli alberi non cadrebbero. E allora le chiedo: vogliamo provare a rendere un po' più vivibile questa città? E' disposto ad adoperarsi per risolvere il problema di fondo, cioè mettere il cittadino nella condizione di competere da pari con un ausiliario della sosta? Un modo ci sarà: credo che, d'intesa con Csu, qualcosa si possa fare. Si prenda quest'impegno, e avrà l'appoggio del giornale. Attendo sue notizie. In caso contrario, si rassegni: il rumore degli alberi caduti diventerà assordante.
P.S. Capisco il suo sfogo e la punta d'amaro, ma... è tutto compreso nello stipendio. Così le avrebbe risposto la buonanima di mio padre, che qualcosa ha pur fatto in quel Municipio, in una stagione in cui gli amministratori lavoravano gratis per spirito di servizio. E i sindaci non premiavano i funzionari indagati perché avevano rispetto del denaro dei cittadini. E i cittadini si sentivano un po' meno stranieri in questa città.
Pier Angelo Marengo
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