Evidentemente, la maggior parte dei lombardi sono spaventati più dai “vu' cumpra'”, che da mafiosi che trafficano in droga, o dagli imprenditori del Nord, che con loro fanno buoni affari.
L'epicentro del riciclaggio è Milano, ma anche nelle province di Como e Varese, vista la vicinanza con la Svizzera, il fenomeno è ormai di portata colossale (outlet, locali da ballo, alberghi, ristoranti).
Si sa, in tempi di crisi i capitali scarseggiano un po' per tutti (banche ed imprese in particolare), ben vengano quelli ingenti, anche se sporchi.
Ilda Bocassini, donna e magistrato, incorruttibile, da mesi denuncia l'omertà che fa da sfondo ed ostacolo alle inchieste.
Purtroppo questo è un Paese dove magistrati-eroi come appunto la Boccassini o il procuratore di Palermo Ingroia, vengono quotidianamente denigrati.
Saviano accusa la Lega, radicata ormai da decenni al Nord, di aver fatto poco o nulla per contrastare l'infiltrazione mafiosa.
Mi par di capire però che il problema sia molto più profondo e radicato, manca una vera cultura della legalità, e la presunta superiorità morale dei cittadini del Nord, rispetto agli abitanti del Sud Italia, pare assolutamente inconsistente.
L'Italia di oggi, tra corruzione dilagante, escort d'alto borgo,veline e calciatore, appare sempre più sfibrata e sfiduciata.
L'immagine del nostro Paese ricorda un po' quella del film “gli intoccabili”, dove però, nel finale, grazie ad alcuni integerrimi uomini, la giustizia trionfa.
La realtà cinematografica è un'altra cosa certamente, ma credo che questo Paese abbia gli anticorpi giusti, per poter uscire da questo periodo, a mio avviso il piu' infido dal dopoguerra: magistrati, politici integri, giornalisti, intellettuali appoggiati dai cittadini onesti e consapevoli di questo Paese, iniziamo a dar vita ad una resistenza che si fa sempre più robusta, e che si fa sempre più rete.
Vedremo l'autunno che cosa ci riserverà.
Saluti,
Giuseppe Mantegazza
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