Cara provincia
Giovedì 12 Marzo 2009
Parola d’ordine per tutti: Basta Casta
Cresce fra la gente l'insofferenza nei confronti di una classe politica che pensa soltanto ai suoi privilegi
Con le leggi attuali, volute da tutto l’arco costituzionale, questi due galantuomini sarebbero ancora al loro posto a mungere soldi pubblici e attentare alla nostra salute. Non solo. Se allora fosse stata in vigore la progettata legge sul bavaglio alla stampa, gli italiani non avrebbero mai saputo nulla. Poggiolini e De Lorenzo sono solo due esempi tratti da un elenco lunghissimo di manigoldi e farabutti vari che oggi si vogliono proteggere per legge. Sempre con ampi accordi bipartisan.
E’ incredibile come si mettano d’accordo in questi casi ed è ancor più incredibile che noi si continui a sopportare che un manipolo di un migliaio di succhia-soldi sieda in Parlamento e affondi una nazione di 60 milioni di persone che mentre vengono giornalmente umiliate nella loro fatica di sopravvivere onestamente devono assistere al corposo legiferare contro i loro interessi. Diamoci una parola d’ordine, tutti insieme: Basta Casta.
Paolo Roncoroni
Ce ne ne ricordiamo, eccome. Il problema è che le nostre riserve di fosforo vengono improvvisamente meno nel momento in cui entriamo nella cabina elettorale. Accade così che, anche grazie al nostro voto, siedano in parlamento ben 82 indagati e addirittura 25 con condanna definitiva. Gente condannata, si badi bene, non per reati d’opinione, ma per reati comuni che vanno dal favoreggiamento all’evasione fiscale, dall’incendio aggravato alla corruzione, dalla bancarotta alla falsa testimoniaza. Costoro hanno diritto a tutti i privilegi della Casta, compreso il titolo abusato di "onorevole".
Nessun problema a condividere la parola d’ordine che lei ci propone. Ma liberarci di questo carrozzone non sarà facile, perché la Casta ha sviluppato un sistema immunitario praticamente inattaccabile e di giorno in giorno s’ingegna al solo scopo di perpetuarsi. Sbaglierò, ma la vedo dura.
Pier Angelo Marengo
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