Cara provincia
Lunedì 17 Agosto 2009
Più obiettività nel giudicare il Cavaliere
Sulle <gabbie salariali> anche la maggioranza appare divisa
Cara Provincia,
trovo francamente esagerate le critiche negative relative alla proposta di Berlusconi riguardo alle cosiddette "gabbie salariali". A me sembra invece logico che gli stipendi debbano essere adeguati al costo della vita: è un dato di fatto assolutamente incontrovertibile che nel Centro e nel Sud del nostro Paese tutto (o quasi) costi molto meno che al Nord. Ad esempio, acquistare una casa a Cagliari costa meno della meta’ che acquistare la stessa a Milano!
Uscendo dai nostri confini, in Svizzera i salari che vengono percepiti nel Canton Ticino sono molto più bassi rispetto, ad esempio, a Zurigo e Basilea, proprio perché in queste due città tutto è molto più caro che a Lugano o Bellinzona.
Forse è il termine "gabbie salariali" che è un po’ infelice, in quanto dà l’idea di un qualcosa di negativo. Però non sono sicuro che Berlusconi abbia effettivamente usato queste due parole. Ormai in Italia qualunque proposta di legge dell’attuale Governo viene contestata a priori, come quando non molto tempo fa il Presidente del Consiglio disse che nel Parlamento italiano basterebbero 350 deputati e 100 senatori:
questa sarebbe una lodevolissima innovazione, ma che naturalmente è stata accolta con freddezza, se non ostilità!! Lungi da me l’idea di difendere a spada tratta il Cavaliere, perché anche lui ha fatto parecchio errori, però gradirei un po’ di obiettività da parte di tutti, in particolare l’attuale opposizione, nel giudicarlo!
Cordiali saluti.
Francesco Quaranta
(f. a.) Caro signor Francesco,
pretendere l’obiettività da parte dell’opposizione appare un po’ eccessivo. In un sistema come il nostro, che vorrebbe essere bipolarista se non bipartitico, le parti sono chiare. E l’opposizione, come la maggioranza, è appunto tale: una parte e perciò non può essere obiettiva. Ancora di più se, mi consenta (come direbbe il premier) è aiutata dalla maggioranza che sull’ipotesi delle gabbie salariali o stipendi differenziati o comunque si voglia chiamarle è apparsa tutt’altro che granitica. Lo stesso presidente del Consiglio, vista la mala parata, ha deciso di innestare la retromarcia sul provvedimento. In quanto alla riduzione dei parlamentari ben venga: ma la proposta di legge ancora non l’ha vista nessuno e a tutt’oggi questa è soltanto una boutade.
Tutto questo è detto da uno che lungi dall’attaccare a spada tratta il Cavaliere, però un po’ di coerenza non guasterebbe. Non le pare?
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