Cara provincia
Giovedì 22 Gennaio 2009
Quattro conti in tasca al vice sindaco
Cattaneo è indagato per i rimborsi d'oro, ma non vorremmo che fosse l'unico a pagare per tutti
56 km giornalieri per 30 giorni mensili. Il che porta ad un rimborso di Euro 1,269 al km (è vero che bastava fare 18.695 diviso 14.723 ma voglio proprio essere provocatore fino in fondo). Poi, non contento, sono andato sul sito ACI per vedere a che tipologia di auto potrebbe corrispondere un così lauto rimborso chilometrico: risultato?
Automobili del livello di una Mercedes SLK 55 AMG V8 - 360 CV. Caspita! Il vice-sindaco viaggia comodo! Mah....
Chiudo con un semplice quesito: se il vice-sindaco è indagato perché ha percepito queste somme, se io che non sono nessuno ci ho messo 30 secondi per fare due calcoli e qualcosa mi suona storto, chi controllava e soprattutto autorizzava i suoi rimborsi spese non si è mai accorto di nulla? Ai posteri (o meglio alla Procura) l’ardua sentenza.
Roberto Cairoli
Premesso che la vicenda che coinvolge il vice sindaco Cattaneo sembra un tantino più complessa e ribadito anche in questa sede che l’avviso di garanzia non è una sentenza di condanna, resta il fatto che quello dei controlli è uno dei problemi più urgenti di questo Paese. Oltre all’inopportunità dei rimborsi spese, specie in un momento in cui tutti tirano la cinghia, va contestata con forza la loro legittimità: qual è quell’azienda che rimborsa ai suoi dipendenti il tragitto casa-lavoro e ritorno? E perché un pubblico amministratore, che già percepisce un compenso di assoluto riguardo se confrontato con gli stipendi correnti, dovrebbe godere di questo privilegio?
Eppure l’Amministrazione Provinciale di Como si è votata una bella delibera ad hoc, senza che nessun organismo di controllo abbia battuto ciglio. Tutto legittimo? E l’opposizione, dov’era? La Casta, anche ai suoi livelli più marginali, fa e disfa quello che vuole perché ormai tutta l’Italia è fuori controllo.
Ben venga allora l’intervento della Procura: è il degno corollario di un’inchiesta giornalistica di cui rivendichiamo la paternità. Ora speriamo che anche la Corte dei Conti dica una parola di chiarezza su questi rimborsi, perché il vice sindaco Cattaneo, quando faceva l’assessore in Provincia, era in buona compagnia. E se dovesse essere l’unico capro espiatorio di questa vicenda, finiremmo per sentirci solidali con lui.
Pier Angelo Marengo
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA