Cara Provincia,
vorrei commentare l'articolo del 9 agosto riguardo la nave “Orione”. Il discorso riguarda le scelte negative della Gestione Governativa e all'uso che fa del denaro pubblico, tanto più se si considera la valenza storica e ambientale in cui viene svolto il servizio.
Nell'ultimo decennio la Navigazione ha riempito il Lario di natanti molto discutibili, costati milioni di euro e inadatti alla navigazione sul lago, sia per il moto ondoso che creano, sia per l'estetica che stride brutalmente col paesaggio circostante.
Le onde dei catamarani sgretolano le rive mentre i saloni chiusi dell'Orione costringono i turisti ad ammirare il lago in vetrina, cosa che ha già suscitato un coro unanime di dissenso. Il fatto è che per acquistare questi battelli la Navigazione ha lasciato marcire lo splendido “Patria”, pensando che l'antico piroscafo non rispondesse più alle esigenze del lago. Che coraggio! Se il restauro del Patria fosse stato fatto subito, nel 1990, sarebbe costato dieci volte meno dell'Orione. Inoltre, le corse Como-Colico sono state ridotte ad una sola - affollatissima - con la corsa di ritorno che non salpa più da Colico ma da Piona, abbreviando la già breve sosta all'abbazia per indurre i passeggeri a servirsi dell'aliscafo delle 16.11: molto redditizio per il pagamento del supplemento rapido, ma turisticamente improponibile. Che bella pensata! Forse così si prenderanno in giro gli stranieri, ma non i comaschi che queste furberie le notano.
Per quanto riguarda il “Concordia”, c'è gente che arriva dall'estero per navigare su questo piroscafo storico, ma rischia di restare a terra perché spesso viene cambiato l'orario della linea, dalle 10.30 alle 9.10, e nessuno sa niente. Di recente è stata perfino privatizzata una corsa per accontentare George Clooney, così che ai turisti venuti apposta da Lucerna è stata appioppata una motonave qualsiasi. Tra l'altro, da due anni il Concordia viene usato per i ridicoli giretti nel primo bacino, negando a tutti la tradizionale crociera all'abbazia di Piona che sarebbe meglio fare - appunto - a bordo del piroscafo: è infinitamente più bello, e credo che la bellezza sia un ottimo motivo in seno alle suggestioni lariane.
Per non parlare del “Plinio”: il più antico battello d'Italia, salvato dal Pirellone in quanto patrimonio storico, ma ignorato dalla Navigazione, che nel 2008 non ha voluto nemmeno trovare un ormeggio temporaneo per evitare la demolizione. Questa la dice tutta sulla lungimiranza della Navi-Como, mentre negli altri Paesi si fa di tutto per valorizzare i propri tesori.
Nicola Guarisco
mondolariano.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA