Cara provincia
Martedì 13 Gennaio 2009
Sapessimo almeno copiare dal compagno di banco
A Hong Kong si affrontano a muso duro i problemi, qui i giornali che li denunciano.
C’è un luogo dove non nevica mai, ma dove gli inconvenienti dovuti ad eventi atmosferici sono abbastanza frequenti. Si tratta di Hong Kong. L’osservatorio astronomico della città emette dei bollettini recanti dei livelli di pericolosità che compaiono sulla strisciata al fondo dello schermo televisivo e sono trasmessi da tutti i canali della zona. Ad ogni livello corrispondono una serie di comportamenti automatici che la popolazione segue, con assoluta fedeltà ai consigli impartiti. Al livello sei (della scala di otto), che corrisponde alla presenza di forti venti, vengono chiusi ad esempio alcuni ponti che collegano le isole all’aeroporto o i tunnel sottomarini, al livello sette, con precipitazioni importanti, le scuole e gli uffici sono chiusi. Al livello più alto la città si ferma completamente. All’ora indicata, in genere in prossimità del probabile e non sempre certo arrivo di un uragano che viene dall’oceano e che può avere effetti devastanti sulla città, tutti i negozi chiudono, i mezzi pubblici si fermano, i taxi viaggiano ancora per un’ora e hanno la facoltà di applicare tariffe doppie rispetto al normale. Poi tutto si ferma.
Sembrerebbe un sistema di elementare applicazione e di sicura efficacia, ma è meraviglioso che nel nostro Paese, che pure ha strutture di controllo e preavviso ben organizzate e di sicura efficienza, si debba discutere ad ogni nevicata di chi è la colpa se ciò è avvenuto e soprattutto si debba assistere all’arlecchinata delle decisioni che vengono prese. Confesso di avere copiato qualche volta dal compagno di banco. Quando valeva la pena.
Alberto Molteni
Como
Caro signor Molteni,
il paragone è legittimo ma impegnativo. In teoria a Hong Kong, metropoli planetaria, dovrebbe essere molto più difficile gestire le emergenze che a Como. Ma più che della struttura organizzativa, laggiù c’è il vantagggio della struttura mentale di amministratori e probabilmente cittadini. Qui ogni argomento è buono per polemizzare, per esercitarsi nel ruolo dello scaricabarile, per alzare la voce contro fantomatici avversari in agguato dietro i portoni. Senza contare che a Hong Kong si affrontano a muso duro i problemi, mentre qui i giornali che li denunciano.
Giorgio Gandola
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