Aumentata la retta dell’asilo
«Mancano i soldi del Comune»

Casnate con Bernate: la tariffa a carico delle famiglie passa da 185 a 250 euro al mese. Il sindaco uscente: «Non abbiamo rinnovato la convenzione, tocca a chi ci subentrerà». Raccolta di firme dei genitori

Il Covid fa aumentare le spese, il Comune non rinnova la convenzione che garantiva un sostegno economico e le rette per i bambini che frequentano l’asilo salgono. È polemica, in paese, per la lievitazione dei costi mensili della struttura paritaria, gestita dalla “Fondazione Asilo Infantile” di Casnate con Bernate. Si parla di circa 65 euro in più al mese che, spalmati sull’anno e moltiplicati per chi ha più di un figlio, sono una cifra importante.

Dice la presidente Anna Seregni: «Abbiamo dovuto fare un’assunzione, poi la sanificazione, l’acquisto di scatole individuali per i bambini, la suddivisione degli spazi. Per poter aprire in assoluta sicurezza, abbiamo deciso di portare delle modifiche anche ai past». E qui è sorto il problema di chi dovesse farsi carico degli ulteriori costi del catering. «La fondazione – prosegue Seregni - è un ente morale che deve chiudere il bilancio in pareggio. Il contributo mensile per ogni bambino di 185 euro non bastava più per coprire le spese, il cda ha quindi deciso di diminuirlo a 150 euro, ma mettendo a carico dei genitori il pasto (5 euro) a consumo. Chi mangia all’asilo per tutto il mese, andrebbe quindi a pagare 250 euro totali, quindi 65 in più rispetto al normale».

Fin qui i conti. «Ma cosa ci è mancato? La convenzione annuale che abbiamo sempre sottoscritto con l’amministrazione , che dava 70 mila euro a sostegno del contributo delle famiglie - dice il presidente - Un nucleo monoreddito che ha due bambini, paga quasi 500 euro al mese».

Fabio Bulgheroni, sindaco uscente, ribatte. «Noi abbiamo già, con i soldi del governo, liquidato chi aveva pagato le rette e non usufruito del servizio – precisa il primo cittadino - non abbiamo tagliato nulla, semplicemente non abbiamo rinnovato la convenzione perché riteniamo giusto lasciare alla nuova legislatura la decisione se affidare direttamente il servizio o andare a gara». Intanto i genitori hanno avviato una raccolta di firme.

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