Campione d’Italia senza sindaco
«Ripartiremo grazie ai sacrifici»

Giorgio Zanzi, ex prefetto di Varese, commenta la mancanza di candidati alle elezioni comunali del 26 maggio

Nell’ufficio del sindaco di Campione d’Italia - almeno per un altro anno - siederà il commissario Giorgio Zanzi, l’ex prefetto di Varese nominato lo scorso autunno per gestire il Comune finito in dissesto economico e con il consiglio comunale sciolto per dimissioni.

Nessuno infatti si è candidato per le elezioni del 26 maggio, certificando una crisi che va oltre quella economica.

Si aspettava che nemmeno una persona si candidasse a sindaco? «

Di sicuro serve rimettere in carreggiata il paese e la sua economia - risponde Zanzi - . Io avevo avuto delle avvisaglie, avevo avvertito dei movimenti, anche se parte dei cittadini preferivano un rinvio della corsa alle urne. Ripeto, non sono momenti facili.

Sulla casa da gioco io sono molto fiducioso. Il commissario straordinario di recente arrivato a Campione per costruire un piano di rilancio Maurizio Bruschi sta lavorando con serietà».

«Adesso per il Casinò c’è un interlocutore chiaro - aggiunge - , il Comune stesso. Ci sono diverse strategie possibili per ripartire nonostante i debiti, i creditori e le battaglie legali. Le idee non mancano ed il mio collega non mancherà di esporle, insieme magari agli enti ed ai soggetti eventualmente coinvolti. Per il paese comunque si apre una lunga fase di sacrifici che porteranno ad una trasformazione di quella che era nell’immaginario comune era l’enclave».

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA SUL GIORNALE IN EDICOLA MARTEDI’ 30 APRILE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ANGELO EMILIO ANIMELLI

5 anni, 11 mesi

come aprono lo" stipendificio e assumificio" i candidati x le elezioni si moltiplicheranno a dismisura...... roba da .........

Scrivi un commento
Caro lettore, la tua opinione per noi è importante e ogni contributo è sempre ben accetto, purché il tono rimanga civile e non venga mai meno il rispetto per gli altri lettori, per le leggi vigenti e per la redazione. L’obiettivo è favorire un confronto sano, appassionato e libero da quegli “eccessi” che troppo spesso in rete finiscono per trasformare il dialogo in uno scontro aspro e sterile. Per far ciò abbiamo predisposto una serie di regole che trovi elencate a questo link e che ti preghiamo di voler condividere e rispettare, sottolineando che il mancato rispetto anche di un solo punto comporta la rimozione del commento e, nei casi più gravi, la sospensione dell’account e la segnalazione alle autorità competenti.
Minimo 1 caratteri
gianni ilcomasco

5 anni, 11 mesi

Perché non si candida qualcuno di coloro che prendeva 10mila euro al mese.? O forse hanno paura che i mega stipendi vengano detratti dalla paga da sindaco.?

Scrivi un commento
Caro lettore, la tua opinione per noi è importante e ogni contributo è sempre ben accetto, purché il tono rimanga civile e non venga mai meno il rispetto per gli altri lettori, per le leggi vigenti e per la redazione. L’obiettivo è favorire un confronto sano, appassionato e libero da quegli “eccessi” che troppo spesso in rete finiscono per trasformare il dialogo in uno scontro aspro e sterile. Per far ciò abbiamo predisposto una serie di regole che trovi elencate a questo link e che ti preghiamo di voler condividere e rispettare, sottolineando che il mancato rispetto anche di un solo punto comporta la rimozione del commento e, nei casi più gravi, la sospensione dell’account e la segnalazione alle autorità competenti.
Minimo 1 caratteri
MILLENNIUM DE GAUD

5 anni, 11 mesi

Hanno vissuto sempre in ricchezza, specialmente negli ultimi 12 anni di crisi economica, rispetto all’Italia. Stanno provando da 1 anno cosa vuol dire vivere in stato di precarietà. Comunque non ci credo che nessuno lavorasse a Lugano e dintorni. È stato proprio un bel magna-magna, a partire dall’ecomostro di quell’architetto di fama “internazionale”.

Scrivi un commento
Caro lettore, la tua opinione per noi è importante e ogni contributo è sempre ben accetto, purché il tono rimanga civile e non venga mai meno il rispetto per gli altri lettori, per le leggi vigenti e per la redazione. L’obiettivo è favorire un confronto sano, appassionato e libero da quegli “eccessi” che troppo spesso in rete finiscono per trasformare il dialogo in uno scontro aspro e sterile. Per far ciò abbiamo predisposto una serie di regole che trovi elencate a questo link e che ti preghiamo di voler condividere e rispettare, sottolineando che il mancato rispetto anche di un solo punto comporta la rimozione del commento e, nei casi più gravi, la sospensione dell’account e la segnalazione alle autorità competenti.
Minimo 1 caratteri