Campione, scuola al via
Ma senza la mensa

Preoccupata la preside: «Non c’è più il servizio. Le soluzioni? La “schiscetta” o la convenzione con i bar» E ieri sera la cena per salvare il Casinò

Tra una settimana a Campione d’Italia ricomincia la scuola, ancora però dei servizi essenziali, su tutti la mensa, sono a rischio.

I docenti dal primo settembre nell’enclave italiana in terra svizzera sono pronti a riprendere le attività scolastiche, da lunedì 3 settembre ripartono le lezioni, alle elementari (120 alunni circa) e alle medie (quasi 60 studenti), il calendario svizzero ha il rientro anticipato rispetto all’Italia.

«Viviamo nell’incertezza, non abbiamo risposte – spiega Sonia Lulli, preside dell’istituto comprensivo Como Nord – senza le cuoche dell’asilo, che preparavano i pasti anche per le nostre scuole, non abbiamo la certezza di poterci appoggiare a una nuova realtà. Vedremo se si farà un nuovo appalto, se dovremo organizzarci con un catering, oppure magari con la famosa schiscetta portata da casa. Certo qui d’attorno ci sono tanti bar, potremmo stringere una convenzione con un esercizio commerciale. Non so, c’è un po’ di agitazione tra le mamme. Sono convinta che Campione troverà una soluzione, la scuola del resto non si può tagliare». Intanto ieri c’è stata la cena per salvare il Casinò.

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