Cronaca / Como cintura
Martedì 03 Agosto 2021
Cantieri A9, delirio in mezza città
La chiusura delle entrate di Ponte Chiasso e Tavernola, direzione Milano, crea il caos sulla viabilità ordinaria - Auto e camion in coda per ore. E i provvedimenti, legati a lavori nelle gallerie, saranno in vigore fino al 17 agosto
È stato un incubo. Il primo giorno della chiusura del tratto Chiasso-Como Centro dell’A9 ai mezzi pesanti e ai pullman ha mandato in tilt la città con Tavernola, Ponte Chiasso e Monte Olimpino letteralmente paralizzate dal traffico per tutto il giorno e la convalle in difficoltà per diverse ore.
Difficile pensare di riuscire a sopportare altre due settimane così: dalla mattina fino al tardo pomeriggio via Asiago e via Brogeda erano un’unica coda di auto e Tir. Pesanti rallentamenti anche in piazza Santa Teresa e a Lazzago. Problemi di viabilità importanti anche in via Borgovico, dove peraltro, stando alle intenzioni del Comune, avrebbe dovuto essere parzialmente bloccata per via di un cantiere. I tir e i camion hanno, di fatto, invaso le strade cittadine, buttando nel caos Como.
Non si contano le segnalazioni dei residenti, infuriati per essere rimasti ore intrappolati in strada, senza alcuna possibilità di scegliere un percorso alternativo. Peraltro, la situazione non andrà migliorando poiché continuerà fino al 16 agosto. Un pessimo scenario per i comaschi, costretti a giorni di passione e ritardi.
La ripartenza dei lavori sull’autostrada ha avuto quindi effetti disastrosi sulla viabilità del capoluogo lariano: per gli interventi di sistemazione delle gallerie di Quarcino, Monte Olimpino e San Fermo è stata prevista una deviazione di carreggiata in direzione Milano. È stato deciso l’obbligo di uscita per i mezzi pesanti sia di notte sia di giorno, mentre il tratto rimarrà percorribile per le sole autovetture tramite bypass nelle ore diurne. Resteranno chiuse per tutte le categorie di veicoli l’entrata lago di Como, direzione Milano e l’entrata Ponte Chiasso sempre in direzione Milano.
«Il mezzo dei Vigili del Fuoco è in coda come tutti – denuncia il consigliere comunale Paolo Martinelli (Rapinese sindaco)- parole dell’autista: più di 30 minuti, quasi 45 invece dalla galleria di Cernobbio all’ingresso della rampa in direzione Milano. Meno di un chilometro di strada. Un autocarro arrivando da Como in direzione Tavernola ci ha impiegato un’ora e mezza. Il traffico è fermo: tutto bloccato. Dopo l’alluvione ci mancava anche questa».
Intanto, è stata messa a punto una petizione online indirizzata al prefetto, al presidente della Provincia e ai sindaci del capoluogo e della cintura. La richiesta? Coordinare i cantieri per garantire la vivibilità della città.
Nel tardo pomeriggio, le firme avevano superato quota 260: «Le caratteristiche della viabilità comasca – si legge - unite con la forte urbanizzazione del territorio, la densità abitativa, la numerosità delle attività industriali e il flusso dei frontalieri rendono da sempre il traffico uno dei problemi maggiori del nostro territorio. Negli ultimi mesi sono stati aperti e verranno aperti numerosi cantieri per lavori di manutenzione sulle principali arterie di accesso e deflusso verso la città e la vicina confederazione elvetica, cantieri che aggravano già e andranno ad aggravare ulteriormente una situazione già al collasso».
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