Caos traffico, si cambia: «Cantieri ridotti»
Da due settimane a 48 ore per l’asfalto

La spiegazione: «I 15 giorni il lasso di tempo per l’intervento. Il dirigente: «La tangenziale gratis migliorerebbe la viabilità»

Nodo traffico, solo 48 ore di lavori in via D’Annunzio e tempi più rapidi anche per via Pasquale Paoli. Anche ieri mattina, complici i cantieri di Camerlata, l’accesso alla città almeno provenendo da Milano era difficoltoso, rallentamenti e code si formavano sull’ex statale dei Giovi già tra Fino Mornasco e Grandate. Anche lo svincolo verso Lucino e la Varesina era sotto pressione. La situazione però avrebbe potuto essere molto peggiore viste le annunciate asfaltature in via D’Annunzio, la strada che porta verso Prestino e San Fermo doveva diventare a senso unico dalla mattinata di ieri. La pioggia, invece, ha rinviato i lavori. Nei prossimi giorni le temperature caleranno e i rovesci cesseranno progressivamente. Il Comune di Como precisa che l’intervento in via D’Annunzio «durerà solo due giorni, ciò nonostante la ditta abbia tempo, date le condizioni atmosferiche, fino al 17 novembre per provvedere». Il chiarimento è arrivato ieri, dopo che era stato comunicato che l’asfaltatura sarebbe durata due settimane. L’impatto del senso unico sul traffico di Breccia quindi si spera sarà ridotto, gli operai tornato il sole saranno al lavoro dalle 9 alle 17. Da Palazzo Cernezzi hanno comunque fatto sapere che comunicheranno le date esatte dell’intervento una volta definite dall’impresa.

La speranza è che anche i lavori in via Pasquale Paoli possano accelerare e non arrivino a ridosso del Natale, il termine ultimo per finire scavi e tubature è il 16 dicembre, ma l’amministrazione vuole chiudere la partita entro fine mese, rinviando eventuali conclusioni all’anno nuovo. L’assessore Vincenzo Bella ha chiesto agli uffici di scrivere all’azienda che sta eseguendo i lavori di concludere entro fine mese. Questo anche in considerazione dei rallentamenti all’imbocco del ponte dei Lavatoi, con i new jersey che bloccano l’accesso ai mezzi pesanti, ma anche delle file che si formano alla rotatoria dell’alambicco e delle ripercussioni sul traffico tra la Magistri Cumacini e il Bennet. La chiusura del passaggio a livello di Grandate riversa quotidianamente migliaia di auto sul nodo, già trafficato, di Lazzago.

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