Casinò, cadono anche le ultime accuse
«Nessuna ombra sul nostro lavoro»

Il gip di como ha chiuso l’inchiesta culminata con il blitz della Finanza a Campione nel gennaio scorso

La parola fine su un’inchiesta cominciata il 21 gennaio scorso, “costola” comasca di un’operazione condotta dall’antimafia di Cagliari e che aveva portato i finanzieri a varcare la soglia del casino di Campione d’Italia. Ipotesi di accusa pesanti come macigni e che, accertamento dopo accertamento, sono stati spazzati via. La posizione di Carlo Pagan, amministratore delegato della casa da gioco, presidente di Federgioco e vice presidente dell’Associazione Europea, è stata archiviata anche per quanto riguarda l’ultimo dei capi di accusa rimasti in piedi, ovvero quello di violazione amministrativa della normativa antiriciclaggio.«Ringrazio gli inquirenti e la magistratura per la rapidità nell’accertamento della verità.Questa archiviazione è la riprova, anche di fronte all’opinione pubblica, della buona gestione della nostra casa da gioco. Ne vado fiero».

Già in agosto, come detto, il pm aveva chiuso la prima tranche dell’inchiesta che vedeva indagati tra gli altri proprio Pagan. Le conclusioni della magistratura comasca avevano escluso, di fatto, che Pagan e gli altri indagati avessero commesso i reati di peculato, riciclaggio, truffa aggravata e appropriazione indebita come inizialmente ipotizzato.

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