«Claudio era buono, viveva per gli altri»
Il ricordo del fratello dopo la tragedia

La famiglia Aresu da Montano Lucino è andata in Sardegna per ritrovare la salma. Aveva 46 anni «Ringraziamo tutti i volontari e i soccorritori che hanno impiegato tutte le forze nelle ricerche»

«Con Il cuore infranto comunichiamo la veridicità delle informazioni trapelate questo pomeriggio. Ringraziamo tutti i volontari e i soccorritori che, insieme a noi, hanno impiegato tutte le migliori forze per ritrovare Claudio. In particolare ringraziamo il soccorso alpino speleologico di Baunei per le estenuanti ricerche e le attività di recupero».

Questo messaggio sulla pagina Facebook “Troviamo Claudio Aresu” mette la parola fine alle ricerche e spegne bruscamente la fiamma della speranza.

Claudio Aresu, 46 anni, è stato ritrovato senza vita nella mattina di domenica nel Supramonte di Baunei, nel nuorese. Un escursionista, percorrendo un vecchio sentiero dei carbonai, ha visto il cadavere e lo ha segnalato ai Carabinieri. Purtroppo le speranze di ritrovare vivo Claudio Aresu di cui si persero le tracce nella giornata del 25 agosto, quando partì per un’escursione nella zona di Cala Mariolu nel vastissimo territorio di Baunei, nella sua Sardegna, sono finite. Accanto al corpo le squadre del soccorso alpino, dei vigili del fuoco e dei Carabinieri di Baunei pare abbiano trovato anche i documenti.

I fratelli più piccoli, Daniele e Alessandro, e tutti coloro che conoscevano Claudio per quattro mesi avevano fortemente sperato di ritrovarne il sorriso. La famiglia Aresu, originaria del nuorese, da anni vive a Montano Lucino, il papà di Claudio, Ermanno, era un idraulico molto apprezzato e conosciuto in paese, mancò nel novembre del 2017.

Claudio era il maggiore dei tre figli di Rita ed Ermanno, la sua famiglia lo ha cercato per mesi adoperandosi in tutti i modi possibili, rivolgendosi anche al programma televisivo “Chi l’ha visto?”, creando la pagina Facebook, oltre che attraverso i giornali sardi, cercando l’aiuto di tutti, con l’ultimo appello attraverso l’Unione Sarda che risale al 13 dicembre.

Senza mai perdere la speranza di ritrovarlo, anche perché nelle scorse settimane c’erano state diverse segnalazioni a cui i familiari si aggrappavano forte, poi la bruttissima notizia.

«Eravamo fiduciosi – dice Daniele, il fratello più piccolo, 41 anni, che continua con l’attività di termo idraulica tramandatagli dal padre - erano arrivate più di venti segnalazioni. Con la mia compagna Francesca e con mio fratello Alessandro ci eravamo impegnati cercandolo in tutti i modi. È un momento difficile, mi piacerebbe descrivere meglio mio fratello Claudio, parlare di lui, ma ora non riesco, non ce l’aspettavamo davvero. Claudio viveva per gli altri, speravamo tutti che questo suo karma potesse dargli un epilogo migliore, non è giusto, una persona di gran cuore, da ieri siamo inondati di messaggi di affetto, ringraziamo tutti».

I familiari sono partiti per la Sardegna per far fronte a quanto occorre per poi procedere al funerale.

Claudio Aresu negli ultimi due anni era spesso nella sua Sardegna, in quei luoghi naturali di grandissima bellezza, restava lì per settimane, talvolta mesi. Ad agosto i suoi occhi hanno visto per l’ultima volta la terra e il mare che amava.

Paola Mascolo

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