È febbre da Giro
Alberghi pieni e Como si colora

Meno sette giorni all’arrivo sul lungolago. Negozi addobbati, eventi e due milioni di indotto

Como si prepara all’invasione rosa di domenica prossima, quando in città tornerà a far tappa, dopo ben 32 anni, il Giro d’Italia. Non solo una gara per appassionati, ma un evento nazional popolare che incolla alla tv milioni di persone per un viaggio nelle bellezze del Paese oltre che nella sfida tra squadre e corridori.

Una vetrina in mondovisione per Como e per la provincia e un indotto di circa due milioni di euro tra alberghi, bar, ristoranti, negozi. Molti esercenti, da via Milano a via Garibaldi, dal Borgovico a via Vittorio Emanuele si stanno colorando di rosa con fotografie, maglie storiche, vetrine addobbate a tema.

Dopo l’arrivo sul lungolago il Giro si fermerà anche lunedì, per la seconda delle due giornate di riposo di tutte le 21 tappe dell’edizione numero 102 della corsa. La manifestazione porterà in città, solo tra partecipanti, staff, organizzatori e giornalisti circa duemila persone. Molte squadre si fermeranno nel Comasco anche a dormire: non negli hotel del centro, ma soprattutto in quelli più esterni, dove c’è spazio per il parcheggio dei bus e dove è possibile fare manutenzione, lavare e sistemare le biciclette. Da Montano Lucino a Lomazzo, fino al lecchese. «Parliamo di un evento con una visibilità molto importante - commenta il presidente degli Albergatori Roberto Cassani - Sul fronte alberghiero a trarne beneficio sono soprattutto le strutture fuori città, visto che quelle del centro e del primo bacino sono già tutte esaurite per il concorso d’Eleganza in programma a Villa d’Este. Non c’è dubbio che ci sarà un ritorno mediatico e l’indotto per molti comparti, come bar e ristoranti. Non sarà una giornata facile da gestire, ma speriamo nel sole che consentirà di avere immagini spettacolari del nostro lago».

Andrea Camesasca, noto albergatore, per anni rappresentante del comparto turistico in Camera di Commercio guarda con grande positività all’evento. «Gli eventi ci vogliono, meglio se saranno slegati dal normale tourbillon della stagione, che quest’anno non è ancora partita - commenta - Devo riconoscer che il Giro ha portato un grande stimolo a Como nel sistemare la città. Vedo un fermento che auspico diventi stabile. Chi ha il coraggio di dire sì va premiato. È un evento costoso, ma con i numeri della tassa di soggiorno è sostenibile. Questa nuova azione di promozione mi auguro sia anche motivo di una regolamentazione più efficace del mercato. L’abusivismo e le attività non professionali creano danni».

Il traguardo sarà sul lungolago, all’altezza di piazza Cavour, tra le 17 e le 17.30 e durante la giornata si potrà transitare a piedi in tutta la zona. I promotori del Giro organizzeranno nella zona dei Portici Plinio l’open village, aperto a tutti a partire dalle 14: saranno presenti gli sponsor dell’evento con regali e stand promozionali. Il quartiere per i giornalisti sarà, invece, a Villa Olmo. Aperta, fino a domenica, la mostra al Broletto dedicata alle due ruote con cimeli di Bartali, Coppi, Magni, Eddy Merckx fino ad arrivare al comasco Fabio Casartelli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA