Esselunga Fino Mornasco, sei milioni per il sottopassaggio

Il conto. La costruzione del nuovo supermercato implica l’ampliamento del piccolo tunnel sotto la ferrovia.

Per il «sì» a Esselunga si deve rifare il sottopasso in via Scalabrini. Un’opera simile però, oltre che assai costosa, è anche più che complicata.

A Fino Mornasco il sottopasso nella strada parallela alle sbarre di via Risorgimento è anche detto “dei sette nani”; è alto 2,5 metri e non possono passare bus e mezzi pesanti, per di più è ad angolo cieco. La Regione Lombardia ha chiesto per ragioni viabilistiche a fronte del progetto Esselunga che il passaggio a livello della stazione venga per sempre chiuso. Ma per costruire una sopraelevata in via Risorgimento gli spazi sono risicati, quindi l’unica alternativa è ingrandire l’attuale piccolo sottopasso.

Occorre portarlo ad una altezza di circa 4,4 metri, con una sede stradale a due corsie, dotata di nuovi marciapiedi e sotto servizi interrati.

Tutto ciò verrebbe a costare circa 6 milioni di euro. Un tesoretto che la società di grande distribuzione e il Comune stanno cercando con fatica di rastrellare.

Anche se ci riuscissero però la viabilità finese richiederebbe un ripensamento generale. Via Scalabrini infatti al momento non è che una scorciatoia, un’alternativa da conoscere quando le sbarre si abbassano. Ma è una strada stretta, troppo per sostituire la SP27, ovvero proprio via Risorgimento.

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di MARTEDÌ 4 agosto 2015

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