Cronaca / Como cintura
Mercoledì 07 Marzo 2018
«Fare un nuovo asilo non conviene»
Guerra di cifre sui lavori a Cavallasca
L’opposizione ha pubblicato il progetto da realizzare di fronte a Villa Imbonati. Ma il sindaco tira dritto: «Ristrutturare costa un milione di euro, costruire 500mila in più»
“Nuovo, conviene”, così il gruppo di San Fermo Democratica, la minoranza in consiglio comunale, ha rilanciato sulla decisione della giunta Mascetti di ristrutturare la scuola dell’infanzia di via Monte Sasso.
Per Enzo Tiso ed il suo gruppo costruire un asilo nuovo converrebbe e così replica alle precisazioni date dal sindaco, Pierluigi Mascetti, sulla decisione invece di ristrutturare l’esistente, rendendo pubblico un rendering della nuova struttura che vorrebbero far sorgere davanti a Villa Imbonati.
A San Fermo Democratica della decisione di ristrutturare la scuola esistente di via Monte Sasso non piacciono diversi aspetti. Anzitutto secondo il gruppo di minoranza non basteranno 1.000 euro al metro quadrato per la ristrutturazione, che inoltre non aumenterà l’attuale spazio all’aperto dedicato ai bimbi e continuerà a far sussistere il problema di sovraffollamento di auto nel parcheggio del piccolo centro storico di Cavallasca. In più, l mentre si effettueranno i lavori di ristrutturazione, secondo l’opposizione «i bambini verranno portati in luoghi lontani».
«Il tempo per le parole è finito, ora passiamo ai fatti, l’asilo si ristrutturerà – conferma intanto il sindaco Mascetti – nell’ipotesi di trasferire provvisoriamente l’asilo al centro scolastico di via Lancini i luoghi “lontani” indicati dalla minoranza disterebbero appena 2,4 chilometri».
E aggiunge: «Ma c’è una menzogna più grossa che dicono da San Fermo Democratica: i costi per la nuova struttura ammonterebbero ad almeno 1 milione e mezzo di euro, non un milione come vogliono far credere e c’è tanto di delibera di Giunta che lo precisa. Il 50% in più rispetto a quanto abbiamo previsto. Inoltre, la costruzione ex novo porterebbe un danno al territorio: una costruzione del genere davanti alla settecentesca Villa Imbonati ha un impatto dissonante e dissacrante».
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