Fino e il nuovo supermarket
Il Tar non blocca il progetto

I giudici respingono la richiesta di sospensione: «Manca ancora il documento edilizio». Il sindaco esulta: «A primavera inizieranno i lavori». Ma per gli oppositori la questione non è risolta

Cantiere Esselunga, il Tar respinge la richiesta di sospensione. Il sindaco di Fino Mornasco gioisce e conferma il via ai lavori entro la primavera, ma i ricorrenti sono pronti ad una nuova battaglia in attesa dell’ultima firma sul progetto del nuovo girone.

La seconda sezione tribunale regionale della Lombardia il 28 febbraio si è pronunciata sul ricorso presentato dalla Cooperativa edilizia di Fino Mornasco, proprietaria dei condominii in via Livescia, che chiedeva la sospensione dell’efficacia di tutti gli atti, deliberazioni e autorizzazioni, approvati per la costruzione del supermercato sulle ceneri della Tessitura Colombo.

Un progetto che prevede la riqualificazione della viabilità del paese con la chiusura definitiva delle sbarre del passaggio a livello della stazione. «La domanda di annullamento dei provvedimenti impugnati – si legge nella sentenza – ad una prima sommaria deliberazione, non appare assistita dal necessario periculum in mora, in quanto non è ancora stato rilasciato il titolo edilizio necessario per l’inizio della realizzazione delle opere. Per tanto si respinge l’istanza cautelare».

Spese legali compensate, il documento è stato pubblicato dal Tar nella giornata di lunedì. «Per noi è una bella notizia – commenta il sindaco Giuseppe Napoli – lo stop è stato respinto, il Tar non ha ravvisato alcuna urgenza, non è necessario sospendere la pratica Esselunga, dunque possiamo portare avanti il nostro lavoro, vedremo poi come la magistratura entrerà nel merito della vicenda».

Di tutt’altro avviso la controparte. Così si esprime il presidente della Cooperativa edilizia finese Arturo Roncoroni: «I giudici hanno respinto la nostra richiesta soltanto perché manca ancora la documentazione, i permessi e i titoli per iniziare i lavori». E aggiunge: «Siamo al ridicolo, non hanno ancora in mano le carte necessarie. Noi siamo soddisfatti, a questo punto non appena il Comune apporrà l’ultima firma per l’apertura dei cantieri noi presenteremo di nuovo ricorso».

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