Fino, morto l’imprenditore Stefano Peverelli
«Un uomo buono, ironico e generoso»

«Un uomo molto buono, divertente, ironico, soprattutto generoso con tutti» così descrive Stefano Peverelli la sorella Roberta.

Sono parole affettuose, pronunciate con dolcezza e contenuto dolore per l’improvvisa scomparsa del fratello Stefano, di 61 anni.

Lo ha comunicato ieri la famiglia Peverelli, titolari della storica azienda del verde di Fino Mornasco, un’eccellenza del territorio, nota a livello internazionale, molto attiva da una decina d’anni anche nell’ambito della green architecture.

Stimato professionista, esperto del settore, «Stefano conosceva bene il suo mestiere». Era consigliere e nel board dell’azienda figurano Cesare, presidente, Marco ed Emanuele, oltre al papà Gaetano, socio decano.

Inoltre Stefano Peverelli ricopriva il ruolo di consigliere delegato per Verdeambiente, società del gruppo per il compostaggio che da oltre vent’anni lavora i materiali di cellulosa da diversi comuni delle province di Como, Varese, Lecco, Milano, Monza e Brianza.

Figura notissima dal temperamento estroverso e comunicativo, Stefano si è dedicato molto al sociale: è stato volontario nella Croce Verde, ha militato nelle pubbliche assistenze sia a Fino Mornasco che a Milano, dove qualche anno fa si è anche impegnato in attività politica.

Ha ricoperto importanti incarichi e ruoli istituzionali, è stato presidente di Confagricoltura di Como e Lecco ed è scaduto da pochi giorni il suo mandato come presidente della Fondazione Minoprio, istituzione con la quale aveva un legame speciale. Ne aveva frequentato la scuola, fondata proprio da Gaetano Peverelli negli anni ’70, ed era iscritto all’associazione ex alunni.

La famiglia ha scelto per i funerali una forma riservata e privata, certi che le persone che Stefano ha conosciuto, che lo hanno apprezzato e tutti gli amici invieranno tanti messaggi per essere loro vicini.

Stefano lascia due figli, Davide e Vittoria.