Folla per la messa del cardinale. In dono un’icona bizantina

La chiesa di San Michele a Cavallasca era adornata con tanti fiori, tutti sulle gradazioni del viola e del lilla come chiede la liturgia quaresimale. Molti i molti fedeli che ieri hanno accolto il vescovo cardinale Oscar Cantoni, che ha celebrato la messa domenicale delle 10.30. Una festa per la parrocchia guidata dal 2011 da don Teresio Barbaro che ha accolto calorosamente il cardinale nella sua prima visita a Cavallasca da quando è un porporato, il cardinale era stato a San Fermo, in visita alla parrocchia di Santa Maria l’8 gennaio scorso.

Una festa domenicale, ieri era la IV di Quaresima, che ha coinciso con la festa che ricorda san Giuseppe e tutti i papà. Una “vivacità liturgica”, come ha rilevato monsignor Cantoni, che si è colta attraverso “i segni e la profondità del messaggio della Parola” che il cardinale ha commentato mettendo in evidenza come il Battesimo sia “una grazia dinamica che ci fa riconoscere il bello, il buono e il vero” e quanto a Cavallasca ci sia una comunità che cresce nel nome del Battesimo e ne riconosce i frutti.

Il vescovo ha raccomandato di seguire in particolar modo i giovani e gli anziani e proprio con i bambini, numerosi durante la celebrazione, si è concluso il momento di festa domenicale: tutti dinanzi all’altare attorno al cardinale che li guardava amorevolmente.«Desideriamo darle un segno di riconoscenza – ha commentato don Teresio - con la semplicità della nostra Messa domenicale diciamo grazie per il dono di questa sua visita». La parrocchia ha donato un’icona bizantina fatta a mano sia al vescovo Cantoni, sia a don Roberto Secchi, suo segretario. Ad accompagnare le icone due frasi di Sant’Agostino, filosofo e padre della Chiesa, di cui con quella tratta dal “Discorso sui pastori” di Agostino che parla della Chiesa come una vite che, crescendo, si propaga in ogni parte, è stata fatta un’immaginetta distribuita a tutti in ricordo di questa visita del cardinal oscar Cantoni vescovo di Como.