Funicolare, file interminabili
I residenti: «Ingressi agevolati»

Il trenino è sempre più gettonato dai turisti. Ma per i brunatesi è difficile muoversi. Lettera aperta raccoglie 500 firme

L’altra faccia del turismo: una città che sempre di più affida la propria economia ai flussi di visitatori comporta disagi e inconvenienti per chi ci vive. È accaduto ovunque, e gli esempi di Venezia e Firenze dimostrano che c’è sempre un prezzo da pagare.

I primi ad accorgersi di quanto velocemente stanno cambiando le cose anche nella nostra città sono i residenti di Brunate, di fatto un’appendice di Como, efficacemente connessi alla città e al lago attraverso la funicolare.

Sono 125 anni di storia gloriosa, ma gli ultimi, denunciano i residenti, poco virtuosi. E la lamentela non riguarda l’annoso problema delle carrozze mal climatizzate, al cui interno in estate si registrano temperature infernali.

No, il problema è che il trenino che in sette minuti colma i quasi 500 metri di dislivello tra piazza De Gasperi sul lago e piazza Bonacossa a monte, è che è diventato un’attrazione in sé: vi salgono i turisti per godere di una vista unica sulla città e sul lago. Ma anche perché è una curiosità, una esperienza da non mancare, altrimenti che vacanze sarebbero?. Un po’ come una gita in battello. E a tutte le ore, e ormai in tutte le stagioni, le file si sprecano.

Così, «per molti di noi prendere la funicolare per recarci al lavoro e rientrare poi alle nostre case sta diventando una difficoltà a causa dell’ingente flusso di turisti» scrivono quasi 500 persone in una lettera inviata ai due Comuni, all’Atm, che gestisce l’impianto, al Consorzio provinciale dei trasporti, che ne è il proprietario, e al ministero dei Trasporti. Chiedono di intervenire, riservando magari un ingresso ai tornelli solo per i residenti, in modo da assicurargli il posto in carrozza ed evitargli lunghe attese.

«Confidando nell'avvicinarsi della stagione invernale e nel calo del turismo, chiediamo che si possa fare qualcosa, favorendo un più agevole accesso alla funicolare ai residenti, differenziando gli ingressi: nel salire mettendo a disposizione dei residenti uno dei tre tornelli e a scendere quello a valle». Un problema molto sentito e che necessita una soluzione in tempi rapidi. Perché si rischia, altrimenti, il paradosso di un mezzo di trasporto pubblico che, anziché sciogliere i nodi della mobilità in una città già difficile (per conformazione orografica e per scelte mai operate), ne crei di nuovi, costringendo i brunatesi a muoversi in auto: nuove vetture che andrebbero ad aggiungersi alle centinaia già in eccesso che affollano la sempre più congestionata convalle.
F. Ton.

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