I 156 posti a rischio al Casinò
«Faremo di tutto per salvarli»

Campione: così il sindaco Salmoiraghi che ieri ha incontrato i sindacati

Domani faccia a faccia in Comune. Ma spunta il corvo racconta favole

«Grande disponibilità e buon senso per cercare tutti insieme una soluzione al problema. Il momento è delicato e non mi sento di aggiungere altro». Così ieri mattina il sindaco Roberto Salmoiraghi al termine dell’incontro con le rappresentanze della casa da gioco.

Il problema, per farla breve, è l’apertura della procedura di licenziamento collettivo che riguarda 156 dei 492 dipendenti del casinò in vista della scadenza del 12 marzo, quando è prevista l’udienza sulla richiesta di fallimento della stessa casa da gioco richiesta dalla Procura di Como.

L’incontro è arrivato dopo che le stesse organizzazioni sindacali avevano chiesto al sindaco, in qualità di rappresentante del Comune socio unico della casa da gioco, di sottoscrivere un “avviso comune” chiedendo il «superamento della procedura di licenziamento collettivo, alla ricerca di soluzioni alternative a garanzia del perimetro aziendale e occupazionale, accettando la proroga dell’accordo in scadenza per un breve periodo».

In sostanza l’obiettivo è quello di scongiurare i licenziamenti (l’esternalizzazione del servizio ristorazione, 49 persone ,e il taglio di altri 106 dipendenti) ricorrendo ad altre soluzioni ( il taglio delle ore lavorative e la conseguente riduzione degli stipendi che è già in atto) per risanare le casse del casinò in modo che possa versare al Comune la quota prevista per legge. Un’operazione da 14 milioni all’anno.

E per un incontro concluso, un altro sta per iniziare. Domani il sindaco Salmoiraghi cambierà tavolo per incontrarsi con le rappresentanze sindacali del Comune e discutere la riduzione la riduzione degli stipendi dei cento dipendenti comunali.

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