Il vescovo a Casnate
«I veri cristiani sanno donare»

Ieri in visita pastorale monsignor Coletti ha invitato ad ascoltare la parola di Dio non solo a messa. Gli è stata poi consegnata un’immagine dell’arca in pietra che, una volta restaurata, finirà in Cattedrale

Una solennità palpabile, una chiesa gremita all’inverosimile e un silenzio quasi innaturale. È questa l’atmosfera che si respirava ieri mattina a Casnate, all’apertura della messa solenne delle 10, presieduta da monsignor Diego Coletti in vista pastorale al vicariato.

Ma è stato proprio il vescovo, con la sua verve e la sua presenza di spirito, a stemperare la tensione del momento, rivolgendo un ringraziamento per la bella accoglienza e confessando anche una certa emozione nel dare il via alla celebrazione: «Nonostante sia parroco da cinquant’anni – ha detto – è sempre un momento particolare quello in cui si varca la soglia della sacrestia e si entra in chiesa».

Erano presenti alla celebrazione tutte le autorità: in prima fila il sindaco di Casnate con Bernate Fabio Bulgheroni e, accanto a lui, la presidente della Provincia Maria Rita Livio e il prefetto di Como Bruno Corda, oltre ai sindaci di tutti i paesi del vicariato. Punto centrale dell’omelia l’ascolto della parola di Dio: «Quanto siete disposti ad ascoltare la parola del Signore quando venite a messa? E non a questa messa, particolare per la celebrazione del patrono e per la visita pastorale concomitante, ma a qualsiasi messa, quella di ogni domenica?», ha chiesto il vescovo invitando tutti a riflettere.

Monsignor Coletti ha poi toccato il tema del “donare” senza aspettarsi niente in cambio, il gesto del vero cristiano. La conclusione è stata un invito a individuare con chiarezza le seduzioni a cui la vita ci sottopone, sottolineando come la più terribile sia quella di voler “salvare sé stessi”, la stessa rivolta a Gesù nel momento della crocifissione

.A fine messa, prima di uscire dalla chiesa, il vescovo ha rivolto anche un sentito applauso al coro dei cantori, per questa occasione in sessione congiunta con il gruppo bernatese. Poi, sul sagrato, è stato il momento della cerimonia civica, durante la quale il sindaco Bulgheroni ha idealmente consegnato al vescovo un dono molto particolare: la gigantografia un’arca in pietra appartenuta alla nobile famiglia bernatese dei Rosales e, da qualche anno, di proprietà del Comune.

«Con la cessione di questo cimelio storico all’Ente Cattedrale – ha detto il sindaco – abbiamo scritto una pagina di storia per l’intera comunità e per le generazioni future. Questo pezzo di rara bellezza, al momento, è ancora in fase di restauro, ma la fine dei lavori è prevista per la primavera».

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