In autostrada come in pista
Raffica di multe con l’autovelox

È il caso limite dei controlli effettuati dalla Polstrada di Como lungo la A9: 42 sanzioni in appena due ore. La metà degli automobilisti sanzionati sono svizzeri. Uno di loro viaggiava addirittura con la patente sospesa

In meno di due ore, martedì, lungo l’autostrada A9, nel tratto tra le gallerie (oggetto anche di recenti polemiche per i lavori non stop con annesse code), la Polstrada di Como ha sanzionato 42 conducenti dal piede pesante grazie all’infallibile autovelox, in azione per prevenire comportamenti scorretti alla guida in un segmento di A9 spesso sotto i riflettori a causa dei tanti, troppi incidenti.

A 35 conducenti - 18 italiani e 17 svizzeri - sono state comminate sanzioni da 121,10 (tutte pagate al momento e dunque con un 30% di bonus, in base a quanto prevede il Codice della Strada). Analoga sorte è toccata a due conducenti tedeschi, anch’essi sanzionati per l’analoga infrazione. Entrambi hanno subito regolarizzato la loro posizione.

Quanto al piede pesante alla guida, però, anche questa volta gli svizzeri hanno conquistato tre delle quattro posizioni di vertice, anche se va detto che il primato assoluto spetta ad un automobilista italiano transitato dalle gallerie a ben 162 chilometri orari. La sua mattinata lungo l’A9 si è conclusa con il ritiro della patente e una sanzione da 847 euro. Patente che gli verrà sospesa da uno a tre mesi. Le 42 sanzioni in due ore - in buona sostanza poco meno di 3 al minuto - dimostrano come in quel tratto di autostrada si continui a correre nonostante i già citati incidenti e un limite di velocità che si attesta a 80 chilometri orari.

Uno degli automobilisti svizzeri multati e che viaggiava a 136 all’ora aveva addirittura la patente sospesa. Dunque non sarebbe dovuto essere alla guida dell’auto. E così per lui è scattato il fermo amministrativo del veicolo.

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