La baby gang delle bici, tre denunciati

Rubano due biciclette dall’autosilo di viale Lecco e le vendono sul web

Ragazzo di 15 anni accusato di furto, altri due minori nei guai per ricettazione

La baby gang delle bici è una storia in tre atti, tanti quanti i suoi giovanissimi protagonisti.

Atto primo: autosilo Valduce in viale Lecco. Una telecamera di sicurezza inquadra l’uscita dal parcheggio. Sul monitor, all’improvviso, compaiono due ragazzini. Spingono una mountain bike “rock rider” e una citybike nera “b-twin, in quella che sembra una scena del tutto innocua. Atto secondo: il vero proprietario di una delle due biciclette spinte dai ragazzi digita i tasti del suo computer. È a casa e naviga sui siti che propongono vendite di seconda mano, quando incappa nell’annuncio di vendita proprio della sua mountain bike rubata all’autosilo. Terzo e ultimo atto: piazza Duomo. Il proprietario della bici è fermo, in attesa del venditore on line. Spuntano un ragazzo e una ragazza. Lui ha la mountain bike e raggiunge l’acquirente. Proprio in quel momento, da un angolo della piazza, ecco i carabinieri di Brunate.

La conta finale di un’inchiesta lampo, giocata tra abilità e fortuna, è di tre denunciati. Un ragazzo di 15 anni residente a ridosso del confine con la Svizzera, accusato del furto aggravato delle due bici ; una ragazza di Lipomo anche lei quindicenne, che accompagnava l’amico all’appuntamento di piazza Duomo per la vendita della mountain bike e che, per questo, è stata denunciata per ricettazione; un ragazzo di Como di 17 anni, accusato pure lui di ricettazione: è suo l’annuncio pubblicato su internet per riuscire a vendere la bici rubata.

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