Cronaca / Como cintura
Giovedì 06 Febbraio 2020
L’anima “verde” di Enerxenia
Borracce alle scuole ma non solo
Consegnate a 30mila ragazzi di medie ed elementari: «Per creare comportamenti corretti e sostenibili»
Trentamila semi, di cui settemila “piantati” nel Comasco, nella speranza che diventino piccole, ma fondamentali, buone abitudini. È questo il senso che ha mosso il gruppo Acsm Agam a donare 30mila borracce alle scuole elementari e medie dei territori di Como, Monza, Lecco, Sondrio e Varese.
La campagna è promossa dalla società di vendita Acel Energie, a Como presente con il marchio Enerxenia. «I giovani - spiega l’amministratore delegato di Acel Energie Giovanni Perrone - sono il target giusto: oltre a essere i protagonisti del futuro, sono più aperti al cambiamento e ad acquisire comportamenti corretti e sostenibili. Usando una metafora, attraverso la borraccia si può trattare l’acqua come energia elettrica. Faccio un esempio: quando si scarica lo smartphone, non vado al supermercato a comprare altre batterie, ma mi collego alla rete elettrica per ricaricarlo. Così quando finisco l’acqua, posso collegarmi alla rete idrica per riempirla di nuovo». La borraccia è in alluminio, prodotta in Italia, ha superato i test previsti dal ministero dell’Ambiente. Nel Comasco, si sta distribuendo a quarantatré plessi fra elementari e medie, oltre a più di cinquecento studenti delle superiori cittadine (Caio Plinio, Paolo Carcano, Castellini, Teresa Ciceri) che hanno aderito al piano di sensibilizzazione sui temi della tutela dell’acqua promosso dal gruppo. Infine, ne sono già state consegnate cinquanta alle elementari di Brunate e altre saranno distribuite in nove scuole di Cantù, in collaborazione con la squadra di pallacanestro.
«Sono molto leggere e non pesano nella cartella dei ragazzi - aggiunge Perrone - inoltre, sono personalizzabili: ciascun alunno potrà scrivere il proprio nome sulla borraccia che abbiamo voluto chiamare “mia”. Nel progetto, abbiamo investito nel nome della responsabilità sociale d’impresa e nella vicinanza ai territori in cui operiamo, valori costitutivi dell’azienda». E, a proposito d’iniziative “green”, il gruppo è impegnato a incrementare la digitalizzazione delle bollette e domiciliazione bancaria: a oggi, solo il 20% sceglie quest’opzione. L’obiettivo è arrivare a raddoppiare la percentuale. «Per produrre un foglio A4 - conclude Perrone - si può arrivare a impiegare fino a tredici litri di acqua. Oltre a ridurre lo spreco, che può arrivare a 400 litri all’anno per famiglia, si evitano problemi di mancato recapito da parte dello spedizioniere e, al posto d’avere bollette sparse per casa, possono essere archiviate comodamente nella propria casella di posta elettronica. Anche la domiciliazione bancaria, che consente il pagamento all’ultimo giorno utile, né un giorno prima e né uno dopo, contribuisce molto alla riduzione del consumo d’acqua e dell’emissione di Co2».
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