L’autovelox ricoperto dagli adesivi
A Lipomo scatta la caccia ai vandali

Ignoti hanno oscurato il nuovo impianto di rilevazione collocato in via Grassi. La strada, utilizzata come tangenziale, è pericolosa visto che pochi rispettano il limite

Neanche il tempo di lanciare il progetto e già qualcuno ha pensato bene di oscurare il nuovo autovelox di via Grassi.

Il dissuasore, contenitore vuoto in cui all’occasione la polizia locale potrà inserire dei veri rilevatori di velocità, è stato oscurato con una serie di adesivi che ne impedisce di fatto l’utilizzo.

Un atto vandalico compiuto da mani ancora ignote che, molto probabilmente nella notte di sabato, hanno oscurato l’occhio elettronico del nuovo “speed box”, vanificando temporaneamente gli sforzi messi in atto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessio Cantaluppi per limitare gli eccessi di velocità sulla via a tutela della cittadinanza che abita nella zona.

Poco tempo fa il Comune per tutelare sia i pedoni che si recano alla fermata del bus, posta subito dopo la rotonda, andando verso la via Buozzi, sia quelli che si recano al cimitero, aveva fatto installare all’altezza del civico 363, un autovelox imponendo agli automobilisti il rispetto di 50 chilometri orari.

La via presenta una forte criticità dovuta all’eccesso di velocità dei veicoli in ingresso da Como dalle vie Terlizza e Buozzi con direzione Lipomo, con conseguente pericolo, come segnalano gli stessi residenti.

Soprattutto in determinate ore del giorno il pendolarismo di attraversamento, crea grossi problemi. Per i residenti della contrada Tarliscia il traffico da e per Como rappresenta un ostacolo non solo per la lentezza e la pericolosità della Briantea, ma soprattutto perché molti automobilisti tagliano per il centro storico.

Superata Lora, raggiunta via Oltrecolle girano a destra in via Terlizza o via Buozzi, quindi si infilano in paese da via Grassi, via Matteotti, via Cadorna, per sbucare in via Cantaluppi alla rotatoria in alto, dove c’è la farmacia. Nove auto su dieci non devono andare a Lipomo, vogliono solo attraversarne l’abitato per evitare il serpentone che si muove con molta lentezza. E così la via Grassi è diventata una specie di tangenziale dove i limiti di velocità imposti sono per molti automobilisti degli optional.

“L’autovelox in quella posizione serve a poco - segnala Emilio Livio , capocontrada di Tarliscia -. Il pericolo maggiore sta dalla rotonda del cimitero alla via Matteotti dove manca un tratto di marciapiede di una cinquantina di metri e le macchine sfiorano con gli specchietti retrovisori i passanti che camminano sul ciglio della strada».

«Grazie al lavoro del comandante della polizia locale Piero Cicero stiamo mettendo in atto alcuni importanti interventi riguardanti la sicurezza» ha commentato il sindaco Cantaluppi. Via Dante e via Grassi sono due vie in cui stiamo cercando di creare maggiore sicurezza per i pedoni». E ha continuato «Non so se il tentativo di oscuramento dell’autovelox di via Grassi si tratti di un gesto contro lo strumento di controllo o di goliardia. Ma credo che ci sia ben poco da ridere».

Pasquale Sarracco

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