L’hotel nel ghiaccio in Svezia
Creazione made in Villa Guardia

Aperta la struttura con le 15 suite scolpite nel gelo: dureranno fino al prossimo aprile. A coordinare stili e artisti è l’architetto Luca Roncoroni

L’Icehotel numero 30, ovvero il trentesimo anno dello speciale hotel in Svezia, scolpito nel ghiaccio, in cui le sfumature dal blu al violetto al verde la fanno da padrone insieme a tutti gli arredi realizzati in modo artistico scolpendo 1300 blocchi di ghiaccio, porta anche il nome di Luca Roncoroni.

Luca è stato responsabile degli artisti dal 2017 e da gennaio scorso è direttore creativo, ovvero ha coordinato i 33 scultori provenienti da 16 nazioni che in due settimane hanno scolpito i 1.300 blocchi di ghiaccio che dalla primavera scorsa sono stati mantenuti freddi in vista delle creazioni del 30° Icehotel.

I blocchi di ghiaccio sono stati presi dal fiume Torne che passa da Jukkasjärvi, il villaggio nel nord della Svezia a 17 chilometri da Kiruma dove sorge l’Icehotel. E lì ritorneranno dopo il 14 aprile 2020, quando l’Icehotel numero 30 chiuderà, perché nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Dal 15 aprile resterà solo “Icehotel 365”, la parte permanente dello speciale albergo che non si scioglie mai.

Neve e ghiaccio compongono 15 suite d’arte create sotto la direzione creativa dell’architetto di Villa Guardia che da anni resta a latitudini ben più piccole rispetto alle nostre, sia numericamente sia per i gradi di temperatura. L’Icehotel, latitudine 20 gradi nord, è stato inaugurato il 13 dicembre e in questi anni ha avuto oltre un milione di visitatori.

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