Cronaca / Como cintura
Domenica 27 Ottobre 2019
Lipomo, la maggioranza si sfalda
Anche Prini rinuncia alla poltrona
Il segretario del Pd locale non vuole subentrare a Princiotta in Consiglio comunale: così la lista del sindaco Cantaluppi perde l’ennesimo esponente dopo Agliati e Pinnizzotto
Il gruppo di maggioranza “L’Idea Lipomo Democratica” guidato dal sindaco Alessio Cantaluppi dovrà compiere l’ultimo scorcio del mandato con un consigliere in meno. L’ultimo degli eletti nelle elezioni amministrative del 2015, Renato Prini, attuale segretario del PD locale, non ha accettato la surroga. E nessuno subentrerà, visto che la lista è esaurita.
«Ho deciso di non entrare in Consiglio comunale – ha scritto Prini al sindaco – per coerenza, in quanto, da circa due anni mi sono dimesso da coordinatore della lista civica “L’Idea Lipomo Democratica” dopo aver constatato il venir meno della possibilità di condividere e partecipare alle scelte che erano alla base degli ideali della lista civica stessa».
E ha aggiunto: «Essendo ormai vicina la scadenza del mandato elettorale non ci sono più i presupposti per poter incidere significativamente nelle scelte e per recuperare un percorso condiviso».
«Esprimo solidarietà all’amico Nino Princiotta – conclude Prini – con cui ho condiviso e creduto nel progetto fortemente innovativo della lista civica “L’Idea”». È questo l’ultimo strappo che si è consumato in quella lista che nel 2015 riscosse un ampio consenso da parte della cittadinanza che permise al sindaco Cantaluppi di ottenere una larga vittoria con ben 901 voti.
Ora la gente s’interroga: come mai tutte queste defezioni? Non c’è più accordo nel gruppo di maggioranza? Il primo a rassegnare le dimissioni nel gennaio 2018 fu Luciano Agliati, uno dei più votati della lista, sostituito in consiglio da Simona Fumagalli. Poi, a marzo di quest’anno, si è dimesso il consigliere Nino Pinnizzotto, che è stato sostituito da Maria Rosaria Grimaldi la quale, però, non accettando è stata sostituita da Nino Famulari. Poche settimane fa l’uscita di scena più clamorosa: quella dell’ex vice sindaco Princiotta
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