Cronaca / Como cintura
Giovedì 02 Gennaio 2020
Lo scorso anno cento fallimenti
Uno su 4 chiesto dalla Procura
Negli ultimi anni i dissesti sollecitati dagli inquirenti sensibilmente aumentati rispetto al passato
Cento fallimenti decretati dal Tribunale di Como nel corso del 2019 e, di questi, il 25% sono stati sollecitati direttamente dalla Procura.
I numeri non dicono tutto, ma un’idea la danno. E sul fronte delle dichiarazioni di dissesto raccontano come il procuratore Nicola Piacente abbia deciso di sollecitare in prima persona, da quando è alla guida degli uffici agli ultimi due piani del palazzo di giustizia, l’intervento del Tribunale fallimentare in caso di gravi stati di insolvenza.
Da inizio anno a fine ottobre (ultimo dato consolidato) la Procura aveva presentato ben 24 istanze di fallimento, alcune di queste hanno coinvolto la galassia delle cooperative fittizie nel campo dei servizi. Fallimenti, questi ultimi, sfociati in un’inchiesta che ha portato a numerosi arresti per bancarotta fraudolenta.
Nel 2015, prima di questo cambio di rotta e di questo nuovo sistema di lavoro, la Procura aveva presentato appena tre istanze di fallimento. Poi, l’anno successivo, nel 2016, l’inchiesta sulla concessionaria Sca e sui guai che hanno coinvolto anche l’ex sindaco di Como Stefano Bruni, hanno spinto la Procura a chiedere il fallimento sia della Sca che della Iris, l’impresa di famiglia dell’ex primo cittadino di Como.
Nel 2017 le istanze di fallimento sono state addirittura 58 e l’anno successivo dieci di meno ma, tra queste, quella del Casinò di Campione d’Italia, la prima casa da gioco dichiarata fallita - sentenza annullata in appello non già per la mancanza di presupposti, ma per una questione legata ai tempi concessi ai soci per presentare un piano di rientro, e ora in attesa di un pronunciamento della corte di Cassazione - in Italia.
Quest’anno nuovo calo delle istanze, dovute anche a una diminuzione delle segnalazioni di insolvenza giunte a palazzo di giustizia. In ogni caso, complessivamente, un fallimento su quattro a Como è stato sollecitato dalla procura.
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