Mense, quasi un terzo non paga
Cernobbio fa appello ai morosi

Su 516 famiglie ben 145 non hanno ancora saldato i conti: è il 28%. L’assessore: «Debito sceso a 11mila euro»

«Capisco la difficile situazione economica di molte famiglie e siamo disponibili a discutere su come intervenire sui singoli casi ma ritengo inammissibile che a Cernobbio, a 20 giorni dalla fine dell’anno scolastico, siano ben 145 le famiglie che vantano un debito nei confronti del servizio di refezione scolastica fornito da Aclichef che, al momento, vanta crediti superiori a 11mila euro».

Non trattiene la delusione Eleonora Galli, assessore all’Integrazione e Coesione Sociale del Comune di Cernobbio, per la situazione che da mesi si sta verificando per il servizio mensa.

Le cifre fornite dall’attuale società, Aclichef, che si occupa quotidianamente del servizio mensa presso le scuole primarie e secondaria di primo grado del paese, infatti, rivelano come molte famiglie non stiano pagando per il pranzo dei propri figli.

Su 516 bambini iscritti al servizio, infatti, i genitori di ben 145 alunni non pagano. Alcune delle famiglie inadempienti, inoltre, hanno anche ottenuto una serie di sconti per la mensa grazie a agevolazioni per chi ha più di un figlio iscritto. Da mesi, insomma, il 28% degli alunni a tavola sta mangiando senza pagare. «Da mesi stiamo sollecitando le famiglie a rendersi conto delle singole situazioni, anche per poter verificare eventuali problemi di natura occupazionale o reddituale che, inevitabilmente, influiscono sui singoli casi debitori».

«Nel 2014 Aclichef si trovava esposta con crediti che sfioravano la consistente cifra di 30.000 euro» aggiunge l’assessore. E spiega: «Numeri alla mano oggi la situazione complessiva è decisamente migliore perché il debito delle famiglie morose supera di poco gliundicimila euro».

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