«Non devi più uscire di casa»
Picchia la moglie davanti ai figli

Lipomo I carabinieri intervengono in un’abitazione di via Cantaluppi La vittima, 27 anni, senegalese dimessa con quindici giorni di prognosi

È violenza familiare quella cui hanno posto fine ieri poco dopo l’ora di pranzo i carabinieri, intervenendo in un’abitazione di via Cantaluppi, in pieno centro a Lipomo.

Sono le 13.45 quando ai militari della stazione di Albate arriva una telefonata che segnala una lite in una famiglia di stranieri. Urla fortissime, avvertibili anche per strada. Sul posto si portano gli uomini del il Nucleo Radiomobile e della stazione: appena in tempo per porre fine ad un vero e proprio pestaggio di un uomo nei confronti della propria compagna.

Schiaffi, pugni, la testa sbattuta ripetutamente contro la lavatrice. Ad assistere, impotenti, i due figlioletti minorenni della donna, uno avuto da una precedente relazione e il secondo con lo stesso uomo che la stava malmenando. I carabinieri la soccorrono, chiamano i soccorsi, arriva la Croce rossa di Lipomo che accompagna la vittima al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna.

La poveretta ha il volto tumefatto, i medici le prestano le cure e trovano lividi anche sul petto e sul torace. Per fortuna nessun osso rotto. Ne avrà comunque per quindici giorni. Una prognosi che non fa scattare la procedibilità d’ufficio: i carabinieri possono soltanto raccogliere la denuncia di parte della donna (qualora si convincesse a farlo), e tenere d’occhio quell’uomo così violento.

Ieri comunque lo hanno identificato: si tratta di un congolese di 46 anni. La sua compagna, e vittima delle sue botte, è poco più di una ragazza: ha solo 27 anni ed è di origine senegalese.

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