Cronaca / Como cintura
Lunedì 03 Agosto 2015
Operata al gomito, muore
Sant’Anna condannato
L’ospedale dovrà pagare mezzo milione di euro ai familiari di una donna morta per un’embolia
L’ospedale Sant’Anna di Como è stato condannato dal giudice civile a risarcire mezzo milione di euro al marito e ai figli di una donna di San Fermo della Battaglia, morta nel 2009 a causa di una tromboembolia polmonare massiva seguita a un intervento chirurgico per una frattura al gomito.
La donna, 61 anni, era stata vittima di una caduta dalla bicicletta mentre si trovava in vacanza a Favignana, il 19 settembre 2009. Trasportata al pronto soccorso e quindi trasferita all’ospedale di Trapani, il giorno successivo era stata operata e ingessata. Tornata a San Fermo, era stata contattata pochi giorni dopo dai carabinieri e dall’ospedale di Trapani, per avvertirla della necessità di un nuovo intervento chirurgico. Così si è presentata al Sant’Anna, dov’è stata sottoposta all’operazione. Dopo 36 ore, però, le sue condizioni erano peggiorate ed era morta. Ora la condanna del Sant’Anna a risarcire i danni ai familiari della donna.
In una nota la direzione del Sant’Anna ha ricordato «che in sede penale tale vicenda è stata archiviata» e le accuse ai medici erano cadute. «A ciò si deve aggiungere - commenta ancora l’ospedale - che in caso di lesioni agli arti superiori le linee guida di settore verosimilmente non prevedono tuttora la somministrazione di eparina a basso peso molecolare. L’Azienda, pertanto, sta effettuando proprio in questi giorni una rivalutazione dell’intero caso».
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