Cronaca / Como cintura
Giovedì 23 Marzo 2017
«Parcheggi? A Cernobbio
rendiamo la Regina più sicura»
Il sindaco replica alle polemiche sorte per l’abolizione dei posti auto davanti Villa Erba: «È un progetto di riqualificazione di tutta la zona»
Non un semplice cantiere per la realizzazione di una pista ciclabile ma un intervento più strutturato e legato a una migliore sicurezza di via Regina e di Largo Campanini. Il sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni e l’assessore al Territorio, Carolina Bianchi, replicano alle accuse e alle proteste dei cittadini in merito al lavori in corso.
Residenti e non, dall’avvio del cantiere, si sono scatenati con una serie di polemiche. A far scattare la scintilla la decisione del Comune di rimuovere i posti auto gratuiti che costeggiano Villa Erba. In molti hanno definito l’opera inutile e troppo costosa, lamentando anche un problema per chi dovrà lasciare l’auto a Cernobbio e non potrà più contare su quei posteggi. Parcheggi che sarebbero comunque dovuti già essere rimossi, in quanto l’amministrazione provinciale, proprietaria dell’area, da tempo ne chiede l’eliminazione perché illegittimi.
Il primo cittadino però non condivide le critiche e replica: «Ridurre un cantiere che è finalizzato alla riqualificazione di un tratto di strada vetusto e logoro, con l’obiettivo di renderlo il più possibile sicuro data anche la presenza nell’area di due scuole cittadine, alla sola creazione di un tratto di pista ciclabile ci sembra francamente riduttivo » puntualizza Furgoni. «La pista, infatti, ci sarà ma non è certo l’elemento principale dei lavori» aggiunge.
Si tratta, infatti, di un progetto più ampio che vede la riqualificazione anche di Largo Campanini e della zona di Villa Bernasconi. «Sono lavori finanziati grazie ad un contributo di un bando esterno - precisano ancora il sindaco e l’assessore Bianchi - che comportano il rifacimento di alcuni sottoservizi, la posa di un nuovo fondo e di un manto stradale, la realizzazione fisica di largo Campanini e di accorgimenti per limitare l’andatura lungo quel tratto».
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