San Fermo ricco ma non troppo
«Avanti così e finiamo in rosso»

I soldi dei posteggi del Sant’Anna e i contributi, allarme dell’ex assessore di Cavallasca: «Tra qualche anno le spese correnti supereranno le entrate». Mascetti: «Abbiamo un piano»

E pensare che nel bilancio del Comune entra ogni anno quasi un milione dai parcheggi dell’ospedale Sant’Anna. Comune ricco, quello di San Fermo. Ricchissimo, per molti. Ma c’è chi ha fatto i conti e la situazione, almeno in prospettica, non sarebbe proprio così.

Si chiama Giuseppe Micari, 75 anni, attuale consigliere comunale di minoranza ed ex assessore al bilancio del fu Comune di Cavallasca incorporato a San Fermo dall’1 gennaio 2017. Ebbene, secondo le stime fatte dal consigliere Micari, nel 2026, quando cesseranno i contributi statali per la fusione effettuata (circa 752 mila euro all’anno per 10 anni), la spesa corrente sarà di gran lunga superiore alle entrate. Tradotto in soldoni, giusto per stare in tema: Comune in braghe di tela e allarme lanciato.

Ad oggi però nulla lascia presagire una débâcle economica nel Comune additato tra i più ricchi della zona, dove tra fontane a raso, lavande nelle aiuole, fiorellini alle finestre delle scuole e servizi la gente pare stare bene.

Certo, tutto dipende da quanti soldi si spendono, come precisa il sindaco Pierluigi Mascetti, ragioniere e quindi avvezzo alla contabilità aziendale: «Abbiamo già pensato ad un piano per far fronte, nel 2026, alla mancanza del trasferimento statale concessoci in favore della fusione fatta, gli uffici stanno studiando un piano in modo da non avere conseguenze. Di solito il nostro avanzo di amministrazione si assesta sui 300 mila euro, l’anno scorso non abbiamo impiegato quanto stanziato per la ristrutturazione dell’ex Somaini, intervento che verrà effettuato, per quello abbiamo un avanzo di amministrazione così alto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA