Tangenziale monca, caso in Regione
Il consiglio alla giunta: faccia il progetto

Como: emendamenti dell’aula per chiedere all’esecutivo di completare la progettazione del secondo lotto entro sei mesi


In consiglio regionale è finito il caso del secondo lotto della tangenziale di Como che avrebbe dovuto essere progettato, invece è rimasto al palo.

Era stato il consigliere regionale leghista Dario Bianchi a sollevare la questione nei giorni scorsi: «Nel documento approvato si dava tempo sei mesi alla giunta per provvedere alla progettazione del secondo lotto ma non è stato fatto nulla - le sue parole- speriamo che questa volta la volontà del consiglio sia rispettata». Bianchi ha già preparato un emendamento ad hoc con i colleghi Francesco Dotti (FdI) e Daniela Maroni (Lista Maroni). Ieri la discussione e il voto in consiglio. Ora il consiglio chiede alla giunta di completare la progettazione dell’opera in sei mesi. «La guardia resta alta - commenta Dotti - sul futuro dell’opera e il voto dell’aula lo ha ribadito. Ora vigileremo affinché le tempistiche vengano rispettate. L’indicazione del consiglio regionale e dei consiglieri espressione del territorio comasco è chiara».

Daniela Maroni in una nota scrive: «Ritengo quest’opera strategica per il territorio e non possiamo attendere ancora. La giunta deve prendere in considerazione la richiesta che arriva dal territorio. Il documento di economia e finanza regionale non può ignorare la nostra volontà». Dal canto suo Luca Gaffuri (Pd) dice: «Con questo emendamento (quello presentato a sua firma, ndr) si ribadisce la necessità di realizzare, in accordo con gli enti locali, il progetto del secondo lotto all’interno del completamento di Pedemontana e non, come è previsto dal progetto iniziale, come possibile pezzo dell’autostrada Varese – Como – Lecco che il territorio, a più riprese, ha detto che non vuole».

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