Vestirsi da strega val bene la coda
Rovenna invasa da cappelli e scope

Viaggio tra fantasmi, pozioni, serpenti e pipistrelli mangiando birolle e zucche

Non c’è mamma senza cappello a punta, figlia senza trucco sullo zigomo, uomo senza travestimento da mago.

Si chiama Rovenna ma sembra il set del telefilm anni Settanta «Vita da strega». Ed così perchè così deve essere.

Uno dei motivi per cui chi arriva qui è pronto a sobbarcarsi ore di strada a piedi, code in auto, attesa della navetta (ieri accompagnata dallo spettacolo dei clown) è che ci si trasforma. Come a Carnevale.

“Castagne, streghe e dintorni” non è una fiera in cui si guarda,ma si sta dall’altra parte della bancarella. È una festa in cui ci si immedesima.

Tutta la storia su La Provincia in edicola lunedì 12 ottobre

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