Villa Guardia, bus da incubo
«Il primo era “allagato”
e l’altro piccolo e freddo»

Viaggio da incubo, l’altra mattina, sul C70. La segnalazione arriva da un nostro lettore residente a Villa Guardia, Pino Tinnirello, un abbonato al servizio di trasporto di Asf che utilizza quotidianamente il bus per andare al lavoro.

«Martedì mattina, come di consueto, prendevo il pullman delle 07.10, dall’apertura delle scuole non si trovano posti a sedere e siamo costretti a viaggiare come sardine sotto sale – racconta Tinnirello - però martedì è stato diverso e con grande stupore ho notato che vi erano alcuni posti liberi».

Ma i sedili erano tutti inzuppati di acqua. «Ho guardato meglio gli altri posti a sedere, tutti nelle stesse condizioni. Ma quel che più mi ha stupito è che usciva dell’acqua dal tetto del bus riversandosi sui viaggiatori».

Arrivati di fronte alla Magistri Cumacini, già in territorio di Como, dopo aver caricato altra gente lungo le 5 fermate che attraversano Villa Guardia e Montano Lucino, l’autista ha fermato il bus e fatto scendere tutti. «Questa volta però il mezzo era molto più piccolo del precedente e molti passeggeri non sono riusciti a salire – racconta l’abbonato – inoltre, sul secondo automezzo non funzionava il sistema di riscaldamento e quindi l’autista (sempre lo stesso) non riusciva a sbrinare i vetri».

Dal Asf fanno sapere che: «Ci scusiamo con i clienti per gli imprevisti del 26 novembre. La vettura in questione non aveva avuto problemi e infiltrazioni. Il giorno prima non aveva circolato, è uscita dal deposito asciutta, durante il viaggio l’acqua accumulata nel tetto e nelle tubazioni della climatizzazione è uscita bagnando i sedili. Immediatamente l’autista ha chiesto la sostituzione del mezzo che è avvenuta, senza peraltro causare ritardi, con una nuova, la prima disponibile. L’impianto di riscaldamento di quest’ultima era funzionante, ma non è stata possibile scaldarla in tempo, visto che è uscita dalla rimessa senza preavviso. Il viaggio è avvenuto comunque in sicurezza».