Villa Guardia, in pensione il parrucchiere
Domani l’ultimo colpo di forbice

Antonio Carletti, 76 anni, chiude dopo 65 di attività Ai ragazzi raccomanda: «Imparate un mestiere, aiuta ad essere liberi»

Ultimo taglio di capelli, domani, per Antonio Carletti, poi la meritata pensione dopo 65 anni di lavoro.

«Imparate un mestiere, ragazzi, perché il mestiere è la più grande ricchezza che si possa avere, quello che nessuno può rubarti mai, chi ha un mestiere è sempre una persona libera», lo dice chi per 65 anni ha scelto ogni giorno di aprire la sua bottega e fare barba e capelli a tantissime persone, e non solo.

Il mestiere di Antonio Carletti 76 anni, un diploma di maestro d’arte all’alta scuola di acconciatura di Como, è qualcosa che non si limita a sistemare il taglio o fare la barbe perché le persone che gli parlano e, giorno dopo giorno, compongono il ritratto di una società che cambia, decennio dopo decennio.

A Canzo

Di decenni in cui il mondo è cambiato Antonio ne ha visti oltre sei lavorando. Lui ha iniziato a 11 anni. «Mio papà Dino faceva il barbiere, abitavo a Canzo e mi diceva: «Vai a fare la barba a quelli che non hanno la pensione - racconta il parrucchiere storico di Maccio che a fine anno chiuderà bottega – io ero piccolo e il rasoio con la lama piena è un’arma che può tagliare facilmente, quindi avevo paura, ma lui mi diceva che non faceva nulla se avessi fatto loro un taglietto e quelle persone che non avevano soldi mi rincuoravano e in dialetto mi esortavano a far loro la barba. Ho incominciato così, a 11 anni».

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