Cronaca / Como città
Mercoledì 16 Gennaio 2019
A duecento all’ora in autostrada
Multa di 800 euro a tre svizzeri
Sono stati rincorsi in A9 dalla pattuglia della Polizia stradale - Hanno pagato immediatamente per evitare il sequestro del mezzo in Italia
Con il radar di Balerna, piazzato a un’incollatura dal valico di Brogeda lungo l’A2, che continua a mietere giorno dopo giorno flash e sanzioni fino a 600 franchi e con l’insidia degli apparecchi semi-stazionari sempre dietro l’angolo, forse molti automobilisti ticinesi dal piede pesante una soluzione per recuperare il tempo perso nel pieno rispetto dei 100 all’ora pensano di averla trovata.
Quale? Correre lungo la “nostra” autostrada A9, in entrambe le direzioni di marcia naturalmente. La prova provata arriva dalle 40 contravvenzioni elevate venerdì scorso dall’infallibile telelaser in dotazione alla Polstrada di Como - piazzato all’altezza dell’autogrill Lario Est a Cadorago (direzione capoluogo dunque) -, circa metà delle quali hanno riguardato vetture e più in generale mezzi con targhe rossocrociate. Il dato di rilievo è che sui primi tre gradini del podio, in fatto di velocità da record, sono saliti altrettanti automobilisti della vicina Confederazione.
Il primo posto è andato ad un giovane alla guida di una Mercedes (accanto a lui il padre) sfrecciato lungo l’A9 a 231 chilometri orari, con il limite - va ricordato - fissato a 130 all’ora. «Mi figlio si era da poco messo alla guida. Stavamo tornando dall’Emilia» è la spiegazione fornita dal padre agli agenti. Di lì a poco è stato il turno di una Skoda Octavia, pizzicata a 213 chilometri orari e fermata dalla Polstrada alla barriera di Grandate. In questo caso, nessun tipo di recriminazione di fronte all’evidenza di una velocità tutt’altro che da crociera. Ben più complesso è stato fermare un’Audi transitata a 198 all’ora e che, (forse) vista la malparata, avrebbe cercato di raggiungere al più presto il valico di Brogeda e di lì il Canton Ticino. La presenza degli agenti della Polstrada, alle calcagna dell’Audi, ha insospettito i colleghi svizzeri in servizio al valico, che hanno fermato vettura e conducente, a cui è stato così possibile notificare la contravvenzione al di qua del confine. Per tutti e tre è scattata - in base all’articolo 142 comma 9 bis del Codice della Strada - una sanzione amministrativa da oltre 800 euro. Nel frattempo, la Polstrada di Como - guidata dal commissario capo Filippo Franchi - provvederà a trasferire i relativi incartamenti al centro di Camorino (sede della Sezione per la circolazione) per l’apertura del relativo fascicolo penale nel Paese di residenza. E nel pieno tourbillon delle tante, troppe multe non pagate dai “nostri” vicini, che hanno portato in dote un buco nelle casse di Palazzo Cernezzi pari a 300 mila euro all’anno, una precisione è doverosa: i tre automobilisti finiti loro malgrado tra i recordman di velocità lungo l’A9 hanno regolarmente saldato quanto dovuto, anzitutto per evitare il sequestro del mezzo. I controlli della Polstrada proseguiranno anche nelle prossime settimane a ritmo serrato.
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