Anche i Comuni votano per il lago unito
La presidente della Provincia con i sindaci

La presidente della Provincia Maria Rita Livio si schiera con i Comuni. Mozione già votata in 12 centri - Confartigianato e Cna concordano: «Fondamentale valorizzare il Lario e fare chiarezza sulle funzioni future»

Una voce forte, dal territorio, chiede di unificare Como e Lecco. Il presidente della provincia Maria Rita Livio ha appena concluso una serie d’incontri con gli amministratori locale. Argomento? La riorganizzazione del territorio lombardo da parte della Regione (la proposta è quella di creare otto cantoni al posto delle attuali dodici province).

«Ho ascoltato i loro pareri - commenta Livio -. Voci importanti, che non possono essere sottaciute o messe da parte. Sia nel Triangolo lariano, come sulle sponde del lago, dall’Olgiatese al Canturino, dall’Erbese alla Bassa, è risultata forte la volontà e la determinazione di tutti nel chiedere di mantenere l’unita territoriale della nostra provincia e, in secondo luogo, di considerare il lago come l’elemento intorno al quale mantenere o ricostruire quest’unità».

Anche gli artigiani sono contrari a uno smembramento del bacino lacustre. «La ricomposizione della vecchia provincia è il discorso più sensato - commenta Marco Galimberti, presidente Confartigianato Como -. È importante, da un punto di vista territoriale e di brand, tenere unito il lago». Gli fa eco Enrico Benati, presidente Cna Como e Lecco, la strada più logica è quella dell’unificazione dei due rami: «C’è necessità di un’area capace di comprendere diverse istituzioni, per esempio le Camere di Commercio, così da fare politiche di un certo livello senza essere costretti a bussare a 100mila porte trovando tante difficoltà».

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