Cronaca / Como città
Mercoledì 03 Aprile 2019
Assedio dei Tir a Ponte Chiasso
«Subito i pannelli anti rumore»
I residenti: «Aria cattiva e rumore: tremano le pareti, per parlare dobbiamo urlare» - La replica degli assessori: «Spostare la rampa autostradale? Suggestioni, servono soldi»
Stretti nella morsa dei tir, i residenti di Ponte Chiasso chiedono almeno delle barriere che li difendano dal rumore.
Le case a ridosso della dogana convivono da decenni con i mezzi pesanti, i motori accesi anche la notte, un’uscita e un’entrata autostradale che creano ogni giorno un ingorgo, in un quartiere che ha un grave problema con i parcheggi e con il traffico.
«Al posto dell’ingresso in autostrada nei pressi di un’importante dogana internazionale c’è una piccola stradina piena di buche – nota dal civico numero 35 di via Brogeda Silvia Stromillo – il cavalcavia è chiuso e abbandonato.Qui le case tremano, sui davanzali c’è uno strato nero di polvere e per parlare dobbiamo urlare. Ho chiesto parecchie volte udienza in Comune, ma non mi hanno dato ascolto. Servirebbero nuove e grandi infrastrutture, però nel frattempo anche dei pannelli fonoassorbenti sarebbero una misura gradita».
«Sono vent’anni che qui la politica promette di trovare soluzioni ai grandi problemi – sottolinea da via Brogeda un’altra residente, Brunella Sarro – che invece restano sempre sulle spalle dei cittadini. Ma almeno piccoli interventi potrebbero farli: i pannelli contro il rumore, delle misure per evitare la sosta selvaggia e per la salvaguardia dei pedoni. A Ponte Chiasso si fatica a camminare per strada perché i camion ti investono. E purtroppo si fatica anche a respirare: io preferiscono portare i miei figli a scuola a Sagnino perché l’aria è migliore».
Nel quartiere si parla molto del progetto sull’area ex Lechler, l’area industriale dove potrebbe sorgere un nuovo grande insediamento commerciale. La speranza è che l’intervento aiuti Ponte Chiasso ad uscire dalla morsa del traffico. C’è chi chiede di abbattere il cavalcavia chiuso da anni e chi sogna di spostare l’entrata dell’A9. «Mi sembrano suggestioni – commenta l’assessore alla viabilità Vincenzo Bella – dall’intervento nella ex Lechler cercheremo di sicuro di cogliere le migliori opportunità. Certo pensare a nuove uscite e nuove bretelle mi pare poco concreto. Su Ponte Chiasso comunque lavoriamo per aprire un tavolo di confronto con la controparte svizzera e Autostrade. Invece insonorizzare con dei pannelli l’area della dogana e difendere le case dal rumore mi pare una buona idea».
«Sì, è una misura che possiamo valutare – aggiunge l’assessore all’urbanistica Marco Butti – i pannelli erano già stati installati da Monte Olimpino fino alla bretella. Quanto ad abbattere ponti e a spostare le uscite autostradali credo che siano ipotesi parecchio difficili per le quali servono soldi e progetti». L’amministrazione comunale è intenzionata anche a chiedere il rispetto dello spegnimento dei motori dei tir almeno nelle ore notturne. Gli interlocutori oltre alle associazioni degli autotrasportatori sono la società Autostrade e le autorità doganali.
Chi guida i mezzi pesanti fa notare però che, a parte l’aria condizionata contro il caldo dell’estate, i camion con le celle frigorifere devono restare sempre in moto per conservare la merce.
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