Ats toglie i posteggi ai dipendenti
«Venite a lavorare con il treno»

L’azienda sanitaria rivede le regole per la sosta dei lavoratori - E i sindacati protestano per le regole di assegnazione dei pass per l’autosilo

Como

Ats Insubria in via Pessina toglie i posti auto ai dipendenti e i dipendenti chiedono conto dei pass «assegnati in modo difficile da comprendere» ad alcuni privilegiati.

A fine di febbraio alla direzione dell’agenzia per la tutela della salute sono arrivate numerose segnalazioni relative alla mancanza di parcheggi per le auto aziendali ed anche per i mezzi dei manutentori e dei fornitori. Quindi la direzione ha ridefinito le regole per l’uso degli stalli. In sostanza da marzo i dipendenti della sede cittadina dell’Ats devono chiedere all’ufficio tecnico un nuovo pass da esporre sul cruscotto, quelli vecchi dell’Asl di Como non valgono più. Altri parcheggi sono invece sono stati riservati ai soli fornitori ed altri ancora ai mezzi aziendali. Pena una «violazione delle responsabilità disciplinari».

E i dipendenti? «Si comprende il disagi causato dalla mancanza di parcheggi gratis – ha così suggerito la direzione – ma data la prossimità al capolinea degli autobus e della stazione ferroviaria è gradita l’occasione per ricordare che l’Ats ha una convenzione con le Ferrovie Nord». Insomma, cari dipendenti venite in treno e non in macchina.

Come immaginabile gli amministrativi rimasti a lavorare a Como per conto dell’agenzia per la tutela della salute non hanno gradito la risposta. «Sono ancora in dotazione le tessere del parcheggio dell’ospedale Valduce assegnate in modo tutt’ora difficile da comprendere – scrivono i sindacati alla direzione dell’Ats Insubria di Varese –, pass che garantiscono privilegi non indifferenti. Ciò nonostante la rideterminazione avvenuta qualche anno fa a seguito della segnalazione scritta sempre da parte dei dipendenti».

Secondo i rappresentati dei lavoratori, la nota è firmata dalla Cisl, c’è inoltre un piccolo parcheggio interno al palazzo di via Pessina spesso inutilizzato. A tal proposito «si chiede di condividere e pubblicizzare i criteri con cui verranno rilasciate le autorizzazioni ai posti auto oltre che l’elenco dei dipendenti in possesso dei telecomandi e delle chiavi dei cancelli». Quanto ai parcheggi sulla strada si fa notare che spesso vengono usati anche dai privati cittadini.

A conti fatti il posto auto per lavorare all’Ats è un bel vantaggio su cui dipendenti e agenzia sono ai ferri corti.

Tra le segnalazioni evidenziate ancora dai dipendenti dell’Ats si leggono le condizioni del parcheggio di via Castelnuovo, per gli uffici dell’ente dentro al San Martino. «Versa in uno stato di completo abbandono - scrivono i sindacati - con una tettoia che cade a pezzi e parte dell’area inaccessibile per colpa di immondizia e rami». In ultimo, la sede di via Pessina dell’Ats è chiusa da diverse settimane ai cittadini anche per ragioni di sicurezza legate al Covid. La porta è proprio chiusa, per entrare serve il badge che peraltro i dipendenti attendono di poter rinnovare. Quanto al pubblico se ha bisogno deve telefonare o scrivere una mail, anche se non sempre è facile ottenere celermente delle risposte.
S. Bac.

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