Auto, altro che consumi ecologici
In città soltanto 26 quelle elettriche

I dati Aci relativi a città e provincia confermano: le motorizzazioni alternative non arrivano al 3% del totale

Como

Nella ricca Como il vecchio gasolio fa funzionare ancora una macchina su tre, l’elettrico e l’ibrido rispetto al diesel sono ancora troppo costosi. Per le strade della provincia - sono dati forniti dall’Aci relativi al 2018 - circolano 398.470 automobili, 52.722 in città. I comaschi possiedono veicoli a motore benzina per il 63,2%, i motori che abbinano la benzina ad altri carburanti non arrivano insieme al 3% del totale. Sono 9.809 i veicoli a benzina e gas liquido e 1.803 quelli a benzina e metano. L’elettrico nella nostra provincia, come nel resto d’Italia, è quasi inesistente: 113 mezzi (26 in città), dunque lo zero virgola. L’ibrido a benzina (5.019) e l’ibrido a gasolio (78) sommati rappresentano 1,2% dell’intero parco auto.

E così il gasolio, il carburante che la città di Milano ha l’obiettivo di bandire e che molte case automobilistiche potrebbero mandare in pensione: a Como mette in moto il 32,5% delle automobili, 129.631 mezzi. «È ancora conveniente - dice Fabio Salice, docente di ingegneria del Politecnico a Como -. Certo il gasolio è destinato a sparire, i filtri antiparticolato non bastano per dare garanzie all’aria. Però per il prezzo del carburante questi veicoli sono ancora dei mezzi che offrono buone prestazioni ad alto rendimento. L’ibrido è una giusta soluzione, ma tra il motore e le batterie ha bisogno di spazio e comunque non tutti possono permettersi un simile acquisto, per molte famiglie è un investimento. La direzione verso cui viaggia il mondo è l’elettrico, ma in attesa degli incentivi anche la classe dei comaschi più agiata difficilmente può sborsare tanti soldi. L’auto elettrica in più ha vistosi limiti da superare, il problema del chilometraggio ridotto, per la ricarica c’è bisogno di molto tempo».

I dati sopra riportati riguardano tutta la provincia, ma le cifre della sola città sono praticamente identiche, due punti percentuali in più per i motori benzina (65% del totale) e due in meno per il gasolio (30%), stessi numeri per l’ibrido, l’elettrico, il gas e il metano. In generale il parco auto sta anche invecchiando, 11 anni e 3 mesi è la media italiana.

«In Italia ci sono circa 40 milioni di auto - dice ancora Salice - dobbiamo pensare che ciascuna deve trasformarsi in una batteria. Non è semplice, ci vorrà tempo. Nel frattempo è in corso un flusso internazionale sull’usato, la direzione è unica: da nord a sud. Così qui abbiamo l’occasione di rinnovare le auto passando a motori meno inquinanti». Dal 2020 le normative europee prevedono che dagli scarichi delle macchine diesel e dei più datati benzina non debba più uscire particolato.n 

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