Autostrada, 2 mesi da incubo
Corsie chiuse fino ad aprile

Nonostante le carreggiate “variabili” restano le code per il cantiere La San Fermo bloccata fa il resto. Tempi di percorrenza lunghi e stop di notte

Sono cambiate, da martedì mattina, le modalità di cantiere sull’autostrada A9 con l’istituzione di corsie mobili in base ai flussi di traffico, ma il traffico continua ad essere molto pesante soprattutto nelle ore di punta.

Code perenni sia per chi da Como deve andare in Svizzera sia in direzione contraria con ripercussioni anche sulla viabilità ordinaria a causa della chiusura, ormai da due mesi, di via Per San Fermo. E le cose non sono destinate a migliorare se è vero, come è vero, che i lavori andranno avanti fino ad aprile. Questo significa ancora due mesi di disagi in tutta la zona di Lazzago e in autostrade. In più si aggiungono anche chiusure notturne che, visti i problemi alla viabilità locale, portano chi deve uscire a percorsi tassativamente attraverso la convalle, con tempi più lunghi e traffico più consistente.

Dalla Direzione di Tronco di Milano di Autostrade hanno spiegato che, per i lavori in corso sul viadotto Bellinzona, «vengono garantite due corsie nella direzione a maggior flusso di traffico, mantenendo una corsia per l’altro senso di marcia. Tale soluzione è stata individuata per agevolare la viabilità pendolare sulla tratta Como Centro - Como Monte Olimpino, in particolare quindi nelle prime ore del mattino sono percorribili due corsie in direzione Svizzera, mentre nella fascia oraria pomeridiana le due corsie sono utilizzabili in direzione Milano. Questa configurazione sarà mantenuta per i cinque giorni feriali, programmando le lavorazioni di maggior impatto nei giorni festivi, a traffico ridotto, e nelle fasce orarie notturne».

Il cantiere per la messa in sicurezza del viadotto andrà avanti, come detto, fino ad aprile, ma ci dovrebbe essere un miglioramento tra un mese. In particolare «entro la metà di marzo sarà adottata una nuova configurazione di cantiere con un ingombro ulteriormente ridotto sulla carreggiata». La stessa società, in risposta a un lettore che chiedeva spiegazioni sul cantiere in corso e anche sul perché non si vedano operai al lavoro mentre ci sono le limitazioni al transito, ha spiegato che «l’intervento prevede la maggior parte delle lavorazioni al di sotto dell’impalcato del viadotto, pertanto sul piano viabile non è visibile la presenza di operai». E ancora: «Durante le fasce orarie notturne sono previste lavorazioni a maggior impatto, tanto da richiedere la completa inibizione del traffico. I lavori proseguono di giorno, con la riduzione delineata, proprio per ridurre al minimo i tempi complessivi del cantiere».

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