Cronaca / Como città
Giovedì 02 Luglio 2020
Benzina, lo sconto è quasi sparito
«Sono i prezzi allineati alla Svizzera»
È sceso da 23 a 10 centesimi e da 15 a 2 centesimi nelle due fasce dal confine Daniela Maroni: «Danno alle famiglie, vigileremo perché sia altrettanto rapido l’aumento...»
Era da poco scattata la “zona rossa” in Lombardia, i comaschi - e non solo loro - erano chiusi in casa e quasi non se ne accorti.
Ma dal 13 marzo la “carta sconto benzina” vale molto meno: 10 centesimi al litro di sconto (al posto dei precedenti 23) per chi abita nei comuni di fascia A (cioè entro i 10 km dal confine) e due centesimi (invece che 15) per i residenti di fascia B (tra i 10 e i 20 km dal confine). Significa che per un rifornimento di 50 litri chi abita in fascia A ha 5 euro di sconto, solo un euro invece spetta ai residenti di fascia B. Nessuno sconto, invece, per il gasolio.
Una brutta sorpresa, di cui tanti si sono resi conto solo quando, alla ripresa delle attività e della possibilità di circolare liberamente, anche le auto hanno ricominciato a viaggiare. La prima tappa al distributore ha portato l’amara constatazione che, sullo scontrino, l’effetto benefico dello sconto regionale non si faceva più sentire come prima, anzi per chi abita un po’ più lontano dal confine quasi non si percepisce più.
Il taglio è frutto del meccanismo di bilanciamento dei prezzi del carburante in Italia e Svizzera previsto dalla legge regionale, che si basa sulla rilevazione effettuata ogni tre mesi dall’Ambasciata italiana in Svizzera. La rilevazione più recente reca la data del 9 marzo, quattro giorni dopo la Regione Lombardia - sulla basa del sostanziale livellamento di prezzi con l’Italia - comunicava il drastico taglio allo sconto-benzina.
Proprio su questa sollecitudine richiama l’attenzione Daniela Maroni, presidente dei distributori per Confcommercio e fra gli artefici, quando era consigliere regionale, della carta sconto. «Era tutto bloccato, lo possiamo capire. Ma mi aspetto un aggiornamento dei prezzi per agosto, al massimo settembre. Certamente - aggiunge Daniela Maroni - posso dire che la diminuzione dello sconto è stata decisa proprio nel momento sbagliato, quando tante famiglie pagano ancora il conto della crisi e tanti non hanno percepito la cassa integrazione. Ripeto, da quando è partita la carta-benzina l’aggiornamento dello sconto non è mai stato tanto rapido come quando si è trattato di tagliarlo. Mi aspetto altrettanta rapidità quando si tratterà di ripristinarlo».
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