Cronaca / Como città
Lunedì 27 Marzo 2017
Boom dei lucchetti
Ora vigiliamo
#rivogliamoilnostrolago
Si chiude l’iniziativa lanciata da La Provincia. Un grande successo e un messaggio: via quelle recinzioni
Migliaia e migliaia di lucchetti rossi, azzurri, gialli, arancioni e verdi affissi alle grate del lungolago. L’iniziativa lanciata da La Provincia per dimostrare ancora una volta l’amore per il lago e chiedere l’immediata rimozione delle palizzate si chiude con uno straordinario successo.
Le recinzioni che delimitano l’area di cantiere tra piazza Cavour e Sant’Agostino ora sono interamente coperte di lucchetti. In tantissimi, comaschi e turisti, hanno voluto rendere visibile l’affetto nei confronti del lago. E adesso spetta alla Regione mantenere la promessa: via le barriere, avvio a giorni del cantiere per la sistemazione provvisoria e conclusione entro la fine di giugno. I comaschi e La Provincia controlleranno che i tempi siano rispettati perché sul cantiere di ritardo ne è già stato accumulato moltissimo (i lavori erano partiti nel gennaio del 2008 con l’obiettivo di concludersi entro tre anni ma quello che è successo è sotto gli occhi di tutti: cantiere arrivato a nemmeno un terzo del totale e bloccato da quasi cinque anni).
Un anno fa La Provincia aveva promosso l’iniziativa #rivogliamoilnostrolago regalando con il giornale cartoline d’autore (realizzate dall’artista comasco Pierpaolo Perretta, alias Mr Savethewall) che ritraevano il lungolago imprigionato da grate e palizzate. Ne erano state raccolte, firmate dai comaschi, 60.208: tutte portate alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al sottosegretario Claudio De Vincenti.
Da allora nei mesi successivi, oltre alle inchieste della magistratura, si è mossa anche la Regione che ha in pratica “commissariato” il Comune di Como togliendogli il compito di stazione appaltante e facendosi carico direttamente dell’opera. A fine dicembre la risoluzione del contratto con Sacaim, l’azienda veneta che si era aggiudicata l’appalto dell’opera per 12 milioni di euro. Con il passare degli anni sono aumentati esponenzialmente anche i costi. L’ultimo progetto, voluto dall’amministrazione Lucini e poi bocciato dall’Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone, era arrivato a un conto di 32,9 milioni di euro.
Sabato 18 marzo è scattata la seconda fase della campagna “Rivogliamo il lungolago”, con decine di migliaia di lucchetti regalati ai nostri lettori e a chi ha a cuore Como per sensibilizzare ulteriormente le istituzioni sul fatto che non c’è altro tempo da perdere. La risposta, come detto, è stata straordinaria: circa 60mila i lucchetti affissi alle grate del lungolago. Tanti anche i volti noti che hanno aderito all’iniziativa: dal vice presidente dell’Inter Javier Zanetti a Gianluca Zambrotta, dallo scrittore Andrea Vitali al cantautore Davide Van De Sfroos. E poi il “papà” dei lucchetti, lo scrittore e regista Federico Moccia che ha inventato il lucchetto come simbolo d’amore e che ha detto: «Spero che l’amore nei confronti del lago di Como sia rispettato e si senta il peso di questi lucchetti, un peso che non è dato dallo specifico dell’acciaio bensì dall’intensità dell’amore che ognuno prova nella promessa che fa o, in questo caso, nella richiesta che porta avanti».
Una grande mobilitazione, un appello civico rilanciato - di nuovo - con forza: «Rivogliamo il nostro lago».
© RIPRODUZIONE RISERVATA